SAVONA. 3 DIC. Una comitiva di appassionati d’arte ha fatto visita nei giorni scorsi ad Alba alla Fondazione Ferrero per ammirare la stupenda mostra “Burri la Poesia della materia”, che ha già avuto decine di migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo.
“Si tratta- spiega lo stesso curatore Bruno Corà, Presidente Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri- di un’ampia rassegna di opere scelte tra il suo repertorio maggiore, a partire dal 1945, con i primi “Catrami” (1948) e poi fino alle ultime opere “Oro e Nero” datate 1993, prossime alla sua scomparsa avvenuta nel 1995. La mostra è volta a mettere in risalto come l’entità poetica non sia appannaggio esclusivo della scrittura in versi, bensì di ogni altro linguaggio dell’arte, dalla pittura alla musica, capace di portare alla luce l’essenza profonda della realtà”.
Un evento dunque di notevole importanza che consente di ammirare alcune fra le più importanti e rappresentative creazioni di Alberto Burri, il Maestro scomparso a Nizza, all’ età di 80 anni nel 1995, che fece del linguaggio materico e poetico il simbolo del suo stile. Sono esposte decine di bellissime opere: partendo dalla sua prima composizione, realizzata nel 1945 durante la prigionia, in Texas, nel periodo della Seconda guerra mondiale, per arrivare ad alcune sue più rappresentative opere dei primi anni Novanta.
Burri è stato capace di decostruire il reale, con un uso personalissimo dei materiali, ha saputo creare un nuovo mondo insieme concreto e poetico. Metallo, plastica, legno, fil di ferro, iuta, catrame e corda utilizzati fra loro in vario modo fino a creare un nuovo linguaggio informale dal perfetto equilibrio compositivo che lo ha reso uno dei più grandi artisti del Novecento.
“Si tratta- ci ha spiegato il noto scrittore, critico d’arte e collezionista Armando D’Amaro- di una mostra di assoluto livello, di una occasione imperdibile non solo per chi ama Burri, ma anche per tutti coloro che vogliano approfondire la propria conoscenza su un protagonista assoluto dell’arte europea della seconda metà del Novecento. In mostra ci sono pezzi di grande bellezza già esposti nei più importanti musei del mondo ed in storici eventi quali la Biennale di Venezia. La mostra alla Fondazione Ferrero merita davvero”.
“Burri la Poesia della materia”, che resterà aperta, fino al 30 gennaio 2022, è stata finora un successo ed è stata visitata da studenti, giornalisti, collezionisti, galleristi, studiosi ed appassionati provenienti da tutti i continenti.
E’ ad ingresso gratuito ed è visitabile presso la Fondazione Ferrero (in Strada di mezzo ad Alba) nei giorni di lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 15 alle 19, mentre il sabato, la domenica e nei giorni festivi è aperta dalle ore 10 alle19.
CLAUDIO ALMANZI