Una notte da ricordare. La Sampdoria di Roberto D’Aversa strapazza i rivali cittadini e fa sua anche la stracittadina numero 105 disputata sotto la Lanterna.
«Mi sono sentito sampdoriano al cento per cento – ammette con un sorriso a chi gli chiede come sia stato festeggiare sotto la Sud -. Aspettavo delle risposte questa sera ed ero certo che sarebbero arrivate. Questa vittoria va dedicata al presidente e alla sua famiglia, al direttore Faggiano e a tutte quelle persone che ogni giorno lavorano per questo club. Il merito va anche ai tifosi, che ci hanno accompagnato fino al campo e ci hanno trascinato. Sessanta minuti di grande calcio in una partita difficile come questa non è facile vederli. Sono orgoglioso di essere l’allenatore di questo club».
Vittoria. Il mister non risparmia poi elogi ai suoi marinai, capaci di tenere la rotta in quella che lui stesso ha definito una tempesta: «Questa è una vittoria del gruppo e non intendo solo i calciatori, ma dal presidente all’ultimo dei dipendenti. Gli attaccanti in gol? Significa che sono stati gratificati per il grande lavoro che hanno fatto. Sono contento per loro: per Caputo e per Gabbiadini, ma anche per Quagliarella, che ha avuto un piccolo problema fisico ma ha partecipato dalla panchina come fosse in campo. Sono contento se la squadra riesce a giocare sempre così, per abnegazione, applicazione, cattiveria. Bisogna affrontare le partite come fossero sempre un derby».