Torna a Loano Racconti d’inverno, mercoledì 5 gennaio alle ore 21.00 nella Sala Consiliare in Palazzo Doria.
Torna a Loano Racconti d’inverno dopo la pausa forzata del 2020.
Racconti d’inverno è l’appuntamento musicale delle festività natalizie.
Organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi con il contributo del Comune di Loano nell’ambito del Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana.
In continuità con il passato, Racconti d’inverno ospita anche quest’anno la selezione territoriale del Premio Alberto Cesa, organizzato dallo storico festival friulano Folkest.
Mercoledì 5 gennaio alle ore 21.00 nella Sala Consiliare in Palazzo Doria, tre formazioni affronteranno la competizione musicale.
Sul palco suoneranno i PassAmontagne duo (folk), gli Shook Roots (electroacoustic tribal dance) e i Glad Tree (world progressive).
Al confine fra lingue e culture diverse, i PassAmontagne si caratterizzano per un incrocio stilistico che spazia dalla canzone da osteria all’etno-jazz, con citazioni e richiami sonori che toccano decenni di musica popolare.
Massimo Losito (fisarmonica e piccole percussioni) e Valentina Volonté (voce e chitarra) raccontano di una montagna che ignora le frontiere e diventa punto di contatto tra le persone grazie ai canti della tradizione orale, dalle Alpi ai Pirenei, dalle Ande agli Appennini.
Gli Shook Roots sono una band nata in formazione duo: batteria e didjeridoo con Leo Saracino e Marco Borca.
L’ingresso di Marco Moraglia arricchisce la musica della band con i suoni elettro-acustici delle sue chitarre così i brani iniziano a prendere una forma più definita e precisa, connotazioni prettamente jazz-funk e blues.
Glad Tree riunisce un trio di musicisti di diversa provenienza.
Marcello Capra è una vecchia conoscenza del rock progressive italiano.
Ha fondato i Procession nel ’71, in seguito ha collaborato con diversi artisti italiani, ha partecipato a importanti convention chitarristiche internazionali, ha inciso diversi album in guitar solo.
Lanfranco Costanza, diplomato in flauto traverso, arriva da esperienze classiche, ma ha militato in gruppi pop, rock, etno, prog e di musica elettronica.
Massimiliano Andreo percussionista (darbouka, doholla, req, dof, bandir, mazhar, davul, cajon, handpan, indian tabla) è diplomato in Tradizioni Musicali Extraeuropee, milita in gruppi di musica, danza, teatro e tiene corsi di percussioni e di teoria ritmica occidentale, araba e indostana.
Attraverso le selezioni territoriali saranno scelti gli artisti che riceveranno in premio il diritto di esibirsi durante le serate finali di Folkest 2022,
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. Obbligo di Super Green Pass e mascherina Fpp2.