“Non accenna a diminuire il clima rovente innescatosi all’interno dell’istituto di Sanremo, dove è la Polizia Penitenziaria a pagare lo scotto dell’assenza d’interesse da parte dell’Amministrazione.” A sostenerlo il SAPPe, sindacato di polizia penitenziaria della Liguria.
Il Sappe evidenzia come “Nelle giornate appena trascorse, si sono verificate ben tre risse tra detenuti sedate grazie all’intervento dei baschi blu. Risse che scaturiscono per futili motivi, come problemi di convivenza e gestione degli spazi comuni amplificati dall’ozio in quanto solo poco più di una decina dei 234 detenuti sono impiegati in attività lavorativa”.
Si chiude il cerchio degli eventi di queste ultime ore con un detenuto che si è arrampicato sul tetto del cortile passeggi forse per richiamare attenzione per una sua richiesta di trasferimento in altro penitenziario, protesta rientrata dopo l’opera di persuasione del personale intervenuto.
“Chiediamo l’apertura di un tavolo di confronto con il Prefetto, Procuratore e dell’A.S.L. per la valutazione dell’elemento rischio proveniente dal carcere di Sanremo – chiede Lorenzo del SAPPe – a Sanremo convivono troppi detenuti con problemi psichiatrici, incompatibili con il regime penitenziario, eppure restano in istituto invece di trovare la giusta collocazione nella REMS che in Liguria non è stranamente disponibile, inoltre abbiamo notizia che a Sanremo non è disponibile nemmeno lo psichiatra, quindi i detenuti sono veramente senza alcuna assistenza. Questi detenuti provocano gravi incidenti che richiedono il loro ricovero presso l’ospedale d’Imperia sotto scorta della Polizia Penitenziaria già in riduzione d’organico.
Tutto questo non è accettabile, su eventuali omissioni e responsabilità sarebbe auspicabile che la magistratura ponga il suo interesse. Come Sindacato il nostro compito è quello di evidenziare le probabili disfunzioni, la verifica e la soluzione spetta alle Istituzioni.”
“Chiediamo -conclude il sappe – che anche la componente politica faccia il suo ruolo – Mi auguro che sullo stato delle carceri, si possa avviare un dialogo con i rappresentanti politici della Liguria per sollecitare il Governo ad un riquadramento della Liguria penitenziaria mediante l’edificazione del carcere di Savona, il potenziamento dei raparti di Polizia Penitenziaria e l’apertura urgente della REMS di Calice al Cornoviglio La Spezia.”