Spostamento della ferrovia nella piana di Albenga, è arrivato l’ok all’unanimità da parte della Giunta Regionale al progetto
Spostamento della ferrovia nella piana di Albenga, un intervento al quale Coldiretti si oppone fermamente da mesi e che porterebbe solo a disagi e gravi danni sulle spalle di agricoltori, cittadini e turisti.
Il progetto prevede, infatti, lo spostamento della ferrovia dalla linea costiera all’entroterra, a una distanza di 5km rispetto all’attuale posizione con l’occupazione e la distruzione di una vasta area di terreno in uno dei migliori areali agricoli della Liguria; e bisogna considerare non solo lo spazio che sarà occupato dalla nuova linea, ma anche tutto il terreno che verrà sottratto durante le fasi di realizzazione per i cantieri, il deposito del materiale da costruzione, e le vie di transito che dovranno essere costruite per i camion.
Infine, il nuovo tratto ferroviario lungo 32 km, porterebbe allo scavo di nuove gallerie (per un totale di 25km, con il problema di collocamento del materiale di risulta), con evidente aumento del rischio idrogeologico per il territorio.
E oltre al gravissimo danno ambientale è essenziale portare l’attenzione anche sulle conseguenze sociali: il progetto, infatti, è stato fatto ancora una volta a scapito del suolo agricolo e delle famiglie che da generazioni portano avanti tradizioni e cultura traendo sostentamento dalla terra e generando indotto per il territorio savonese.
Ma la Giunta, prima di esprimersi all’unanimità, ha deciso di non interpellare le 80 imprese che sarebbero costrette alla chiusura e a lasciare a casa senza lavoro centinaia di persone. Dal punto di vista logistico, inoltre, il progetto non aiuterà le imprese agricole rimanenti nel trasporto delle merci perché non è prevista intermodalità.
“E’ un progetto che, come Coldiretti Savona, non possiamo in alcun modo accettare, -affermano Marcello Grenna, Presidente Coldiretti Savona e Antonio Ciotta Direttore Provinciale- e richiediamo fermamente che i Comuni interessati si esprimano quanto prima evidenziando le difficoltà e le conseguenze di questo assurdo intervento.
Assurdo anche che siano state prese decisioni così rilevanti per il territorio senza interpellare chi realmente vive quotidianamente la piana di Albenga, forse perché già consapevoli del grave danno che porterà la nuova linea ferroviaria.
E non parliamo solo di agricoltori, ma anche di cittadini, studenti e pendolari che ogni giorno utilizzano il servizio e che si troverebbero in una stazione lontana dal centro urbano, costretti poi a percorrere ulteriori chilometri a piedi o con altri mezzi; gravi ripercussioni ci sarebbero, infine, sul settore turistico con un’evidente scomodità per i visitatori intenzionati a raggiungere la città di Albenga.
Non ci opponiamo al raddoppio della linea ferroviaria ma sicuramente non è accettabile la soluzione dello spostamento nell’area adesso prevista: bisogna trovare soluzioni alternative come, ad esempio, lo raddoppio lungo il litorale o l’ottimizzazione della linea attualmente in funzione”.