“Abbiamo un’altra epidemia in corso: quella della peste suina che per essere contenuta, se non debellata, imporrà un lockdown forzato a molte attività già provate economicamente nei mesi appena passati e che attendono la bella stagione per recuperare un po’ di risorse economiche”.
Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Stefano Balleari (FdI).
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“Dobbiamo pensare che i provvedimenti del Governo per il contenimento della peste suina – ha aggiunto Balleari – impongono un forte stop a numerose attività.
Va fatto presente tuttavia che la chiusura prolungata (si parla di 6 mesi) di interi territori montani ad attività importanti come escursionismo, MTB biking, turismo equestre, ricerca funghi, rischia di trasformarsi in un nuovo lockdown per un entroterra ligure già pesantemente colpito da due anni di pandemia portando alla chiusura di innumerevoli attività di ogni tipo il cui reddito proviene, del tutto o in parte, dalla presenza del turismo.
Sono tante, effettivamente, le attività economiche che potenzialmente sono coinvolte da questa chiusura e per citarne alcuni parliamo di rifugi, agriturismi, attività alberghiere, guide naturalistiche, accompagnatori turistici, centri educazione ambientale, produttori tipici, in particolare nei settori carne, miele, latte, formaggi, taglialegna, allevatori, centri turismo equestre e molti altri ancora che saranno a rischio chiusura.
Per questo motivo chiedo un intervento a Regione Liguria perchè si faccia parte diligente con il Governo per dare ristori alle attività danneggiate, perchè gli impedimenti che verranno stilati siano il più possibili temporanei e provvisori oltre il tutto per impedire ad aziende e singoli di dover affrontare oltre che l’emergenza coronavirus, il caro energetico la chiusura per peste suina”.