La Cub Genova di via Savona, in questi giorni, ha effettuato altre tre pratiche di “differimento” per quanto riguarda le vaccinazioni anti Covid, per tre operatrici sanitarie, due tecnici e un’Oss sospese dall’Asl3.
Il cosiddetto differimento, così com’è stato rimodulato dal dl del 7 gennaio (art. 1 comma 2), “L’obbligo di cui al comma 1 non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale dell’assistito o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del Ministero della salute in materia di esenzione dalla vaccinazione anti SARS-CoV-2; in tali casi la vaccinazione puo’ essere omessa o differita. L’infezione da SARS-CoV-2 determina il differimento della vaccinazione fino alla prima data utile prevista sulla base delle circolari del Ministero della salute”, è stato autorizzato, secondo quanto riferisce la coordinatrice della Cub Sanità Raffaella Vigevano – dal proprio medico curante in base alle agli esami medici da effettuare.
Tale “differita” o “differimento” in questo caso, permette la sospensione del vaccino per il tempo necessario ad effettuare gli esami di accertamento. Inoltre annulla le penalizzazioni fatte nei confronti del dipendente e determinate dall’obbligo vaccinale, quali la sospensione dello stipendio, il pagamento dei contributi ed altro. Nonché il reintegro del proprio posto di lavoro o di uno sostitutivo.
“Rilevante – ci spiega la Viganego – è stato l’intervento dell’avvocato della CUB di via Savona che ha motivato il medico curante spiegandogli il nuovo dl. Inoltre ci sono in atto altre pratiche di lavoratori che hanno presentato documenti all’hub vaccinale per ottenere l’esonero permanente.”