“La posizione del gruppo Italia Viva sul trasferimento dei depositi chimici delle aziende Carmagnani e Superba da Multedo è chiara. Il capogruppo Mauro Avvenente e il consigliere Pietro Salemi l’hanno espressa durante la seduta del consiglio comunale di ieri: una decisione rapida, nel rispetto della sicurezza e dalla salute dei cittadini, è doverosa”.
Lo hanno dichiarato i consiglieri di Italia Viva al Comune di Genova.
“Gli abitanti di Multedo, quartiere dove le case si trovano a pochi metri da depositi ad alto potere inquinante e pericolosi – hanno aggiunto i renziani – la aspettano da 50 anni.
Il capogruppo Avvenente ha bollato come ‘inconcludente’ una discussione iniziata così tanto tempo fa e sempre arenata per motivi geopolitici. Ha ricordato, in particolare, l’episodio del dicembre 1994 quando il ministero dell’Ambiente definì praticabile i progetto che prevedeva il trasferimento in porto, presso Calata Olii Minerali. Non se ne fece niente.
Di giunta in giunta, hanno tentato invano di affrontare il problema il sindaco Giuseppe Pericu, la sindaca Marta Vincenzi e durante la Giunta Doria il vicesindaco Stefano Bernini, oggi consigliere d’opposizione, affrontò con coraggio un’assemblea pubblica sostenendo un progetto che prevedeva il trasferimento dei depositi chimici in area Darsenetta, sotto l’ex centrale dell’Enel.
Nessuno spazio è mai stato giudicato adatto, né questi, né il terminal Messina, né la diga foranea, tantomeno l’area della Lanterna. Ora si parla di Ponte Somalia.
Cinquant’anni di discussione sono sufficienti.
Avvenente ha ribadito il dato geometrico lampante dei 5 metri che dividono oggi le case di Multedo dai depositi. Sicuramente questo spazio con la collocazione a Ponte Somalia aumenterebbe ma, nonostante la maggiore distanza, è comprensibile la preoccupazione degli abitati di Sampierdarena.
Il capogruppo ha quindi ribadito la necessità di rispondere con i fatti a un problema decennale, anche per contrastare la disaffezione verso la politica, visto che alle ultime elezioni suppletive di Roma ha votato solo l’11 per cento degli aventi diritto.
Il consigliere Salemi ha aggiunto che è ingiusto parlare di pericolosità ora, quando i cittadini di Multedo avanzano da sempre il peso di questo problema e finora sono stati inascoltati.
Ha indicato come risolvibile la ricollocazione in porto dei lavoratori a rischio ricordando che i sindacati indicano l’opzione zero, cioè la soppressione dei depositi chimici, inammissibile per l’importanza economica che riveste l’approvvigionamento chimico da Genova per le aziende del Nord Ovest.
Concludendo con la speranza che una soluzione equa e giusta, quindi rapida, venga trovata”.