“Senza di lei, molti capolavori del jazz afroamericano del dopoguerra non sarebbero nati”
A raccontare questa storia è Guido Festinese, genovese, critico e storico musicale. Festinese con uno spettacolo sospeso tra musica e parola racconta la vita di una nobildonna che rese possibile la nascita di tanti capolavori del jazz afroamericano, negli Usa tra la fine degli anni 40 e i 70’.
“Three Wishes. Nica: una storia in jazz” racconta la vita della baronessa Pannonica de Koenigswarter, detta appuntoNica (foto accanto). Appuntamento sabato 22 gennaio alle ore 21 al TiQu di piazzetta Cambiaso, che prima si chiamava teatro Hop Altrove.
I testi sono di Guido Festinese, che fa anche la voce narrante. Con Simona Bondanza (voce), Claudio Bellato (chitarra), Dino Cerruti (contrabbasso), Rodolfo Cervetto (batteria).
La rassegna Three Wishes racconta percorsi per gruppo jazz, voce recitante/narrante e immagini alla scoperta della musica del 900.
“La baronessa Nica – spiega Festinese – fu la grande mecenate e protettrice, oltre che musa ispiratrice, di molti jazzisti afroamericani a New York. Offrì loro rifugio, opportunità di lavoro e protezione in un mondo ancora profondamente razzista. Tra i suoi protetti in primis troviamo quel genio di Thelonoius Monk, che in questo spettacolo è una sorta di Virgilio, che ci guida alla scoperta delle vite e dei desideri di una generazione che ha costruito il jazz moderno”.
PAOLO FIZZAROTTI