Il presidente della federazione, Gabriele Gravina, nella conferenza stampa successiva al consiglio federale di ieri in via Allegri, vuole un grande evento in Italia dopo il Mondiale del 1990.
“Lo step decisivo per l’Europeo del 2028 è marzo. Prima dell’Esecutivo Uefa del 20 marzo presenteremo la nostra candidatura, che è aperta anche al 2032. Valuteremo una delle due opzioni”.
“Lo faremo in maniera seria e ponderata – ha aggiunto il numero uno del calcio italiano – anche perché c’è un grande fermento di rinnovamento delle infrastrutture. Penso ad esempio a Firenze, Cagliari, Bologna e Bari”. Sul Mondiale ogni due anni, invece, è chiaro: “Mi attengo ai numeri del Comitato Esecutivo della Uefa, che ritengono sia un danno irreparabile per il mondo del calcio”. Infantino oggi ha ribadito la posizione della Fifa, citando una questione di “solidarietà” per permettere a tutto il mondo (“e non solo all’Europa”) di vedere più spesso in azione i grandi campioni. “Capisco il concetto di solidarietà – ha sottolineato Gravina – ma si può garantire in altri modi senza intaccare il valore delle competizioni”.