“Una pizza in quarantena: la storia di Anna che prepara sul pianerottolo di casa un tavolino e nasconde i soldi per il fattorino dietro la targhetta della porta”. Un’idea studiata per evitare di contagiare il porta pizze
Sebbene i numeri di malati Covid a livello nazionale ma anche regionale siano in calo, molte persone ancora si infettano. Questa è la storia di Anna.
Tra le tante che nelle ultime ventiquattro ore hanno scoperto di essere positive al Covid-19 c’è anche Anna.
E’ una giovane insegnante che pur essendo vaccinata con la terza dose, ma essendo stata a contatto con un’amica risultata positiva, per sicurezza e prima di mettersi in auto isolamento ha fatto un test rapido in farmacia, per scoprire se fosse per caso anch’essa positiva.
“Sono rimasta sorpresa quando la dottoressa mi ha comunicato di essere malata” commenta Anna ancora incredula. “Non avendo nessun sintomo pensavo di essere sana ma evidentemente il Coronavirus non ha risparmiato nemmeno me”.
Anna è una donna molto scrupolosa e attenta, anche in virtù del fatto che spesso deve occuparsi dei genitori anziani. “Non vivo con loro da diversi anni, e fortunatamente, negli ultimi giorni non li ho frequentati”.
Ieri sera, però, dopo tutta la giornata a lavare la casa, perchè chi la conosce sa che è maniaca dell’ordine e della pulizia, tanto da aver educato in maniera esemplare i suoi tre gatti, quasi che prima di mangiare le loro scatolette si lavano le zampine e si mettono il bavaglino, accomodandosi a tavola come dei veri signorini, aveva voglia di una pizza.
“Volevo una pizza e una bevanda, ma non sapevo esattamente come fare per non avvicinare e quindi non mettere in pericolo il porta pizze. Così, ho avuto un lampo di genio: sul pianerottolo ho posizionato un tavolino di ferro che ho in casa e, dietro la divertente insegna che recita ‘Attenti ai gatti’ ho nascosto i soldi. Sul tavolino ho ritrovato poco dopo la mia pizza ordinata e una lattina. Con la mia positività ho mangiato in serenità”.
Anna scherza perchè mai si dà per vinta. Poco dopo, però, riceve sul cellulare una telefonata. E’ la vicina che rientrando a casa ha visto in prossimità della porta di Anna il tavolino.
“Mi ha chiesto se andava tutto bene, e ho risposto di si, ma effettivamente non so quanti folli ci siano come me, ed è solo l’inizio dei giorni di reclusione”. Chiara Manganaro