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Sanità | Lettera aperta della Fials su assunzioni e privatizzazioni Asl3

Lavoro, da Etjca oltre 2000 richieste in tutta Italia
Lavoro, da Etjca oltre 2000 richieste in tutta Italia

Riceviamo e pubblichiamo lettera aperta della Fials, sindacato del comparto sanitario, al direttore generale dell’Asl3, ai lavoratori e all’utenza sanitaria riguardo la carenza di personale, le assunzioni e le privatizzazioni del settore.

“Egregio Direttore Generale, visto che non ha avuto tempo per intervenire all’incontro del 2 febbraio tra la sua Amministrazione e le rappresentanze sindacali dei lavoratori convocato sul dirimente tema delle ‘assunzioni’ e degli ‘organici’;
Considerato che l’incontro del 2 febbraio (via web…), è stata una autentica presa in giro, con la Vostra delegazione che alle ore 15.00 (inizio incontro), ha comunicato che avrebbe lasciato l’incontro alle 15.30 per recarsi altrove.
Un comportamento che consideriamo vergognoso, provocatorio e inaccettabile.
Un comportamento che offende i lavoratori e il lavoro che sta davvero fronteggiando da ormai due anni la pandemia secolare. Un fatto grave che appuntiamo e di cui ci ricorderemo.
Di conseguenza in quell’incontro non abbiamo potuto avere nessun serio confronto sulle ‘politiche assunzionali’.

Abbiamo però comunque avuto la netta impressione che i Vostri funzionari non abbiamo il polso della situazione e non si rendano conto della gravità – davvero emergenziale – in cui versano le corsie e i servizi e neppure della impellente necessità di “Assumere, assumere, assumere”, e porre fine al precariato. Nel denunciare questa situazione e anticiparle ogni utile iniziativa indirizzata a favorire le assunzioni, rivolgiamo le seguenti domande:
1) Perché dal bando emergenziale allegato (delibera 42), mancano gli Assistenti sociali (27) e i Fisioterapisti (13)?
2) Perché non vengono emessi urgentemente i concorsi e si continua con i bandi emergenziali a tempo determinato?
2 bis) La vogliamo finire con gli odiosi contratti co.co.co., partite iva e finte borse-studio sottopagati e supersfruttati?
3) Quanto dobbiamo attendere per vedere la graduatoria e le assunzioni dei 50 OSS promessi? Da aprile 2020 abbiamo insistito perché venisse emesso il Bando (in attesa degli esiti verosimilmente complicati del concorsone conteso nelle aule dei tribunali..), ma la Direzione ha negato l’evidenza riducendosi ad emettere il bando solo a dicembre 2021 e oggi quegli stessi Dirigenti si lagnano che manca il personale….
4) Quanto tempo per avere in servizio i 100 Infermieri del recente bando? Avete forse bisogno di un pallottoliere per quantificare le carenze? Eppure è sotto gli occhi di tutti che ad essere in sofferenza sono perfino i reparti Covid, il Pronto soccorso e le aree dell’emergenza per non dire della domiciliare e del territorio che attende inutilmente il rafforzamento e il rilancio promesso.
Perché avete rifiutato, dal 2020 ad oggi, di offrire i contratti triennali (cosa che facevano tutti gli altri Enti sanitari a Genova)? Oggi chi ha assunto con contratti triennali ha meno problemi di chi come Voi – ligio fino all’inverosimile ai cavilli burocratici – si ritrova con le gravi carenze, gli organici ridotti, e l’esasperazione crescente dei lavoratori nei servizi. Tutelare la salute pubblica, specie in emergenza, richiedeva e richiede misure emergenziali e assunzione di responsabilità. Pensavamo che Direttori e Manager fossero lì per questo. Per fare i “notai” delle norma basta un commesso. Una Direzione inadeguata – e incapace di adeguarsi – e proprio quello di cui oggi la sanità pubblica non ha proprio alcun bisogno.
5) E il concorso per Assistenti amministrativi (almeno 46 posti) con riserva al 50% per i dipendenti?
6) E i Tecnici della Prevenzione (PSAL e Igiene concorso rimbalzato da mesi tra Genova e Savona e ancora fermo…), e gli Assistenti sanitari (concorso bandito il 10 dicembre 2021 e di cui si sono perse le tracce?)
Potremmo continuare elencando i numeri che drammaticamente registrano il taglio agli organici di questi anni e le promesse non mantenute sulle assunzioni. Ci pare chiaro che la pratica che di fatto “rallenta” le assunzioni e precarizza i contratti di lavoro, fa il paio con il gigantesco trasferimento di fondi e di servizi alla sanità privata con quota parte importante dei vaccini, dei posti letto e del cosiddetto piano “restart”. A quanto ammontano i trasferimenti ai privati? E perché una quota di quei fondi non è stata invece investita assumendo lavoratori nel pubblico a tempo indeterminato? Al Direttore generale che amministra la più grande Azienda pubblica sanitaria ligure chiediamo risposte e un cambio di rotta che difenda e valorizzi la sanità pubblica e sua vera ‘mission’ che la vuole universale e gratuita.”

Fials: rivendichiamo assunzioni e organici adeguati

“Gli addetti del comparto (a titolo di esempio la dinamica pluriennale in ASL 3) – si legge nella nota –  subiscono un progressivo ridimensionamento.
Il taglio agli organici è una delle misure di riduzione del welfare sanitario e della spesa pubblica che data fin dal 2006 sempre rinnovata da tutti i Governi.

Come si legge nella Delibera n. 254 del 30 aprile 2018 di ASL 3. Nel corso dell’anno 2017 si è avuto una riduzione di personale a tempo indeterminato è pari a 122 unità. (…) L’Azienda ha rispettato il tetto della spesa del personale nella misura delle corrispondenti spese sostenute nell’anno 2004 diminuite dell’1,4 % … Nella delibera 334 del 16 giugno 2021 si legge: “… il numero del personale dipendente a tempo indeterminato alla data del 31.12.2020 risulta pari a 4.246 unità, con una riduzione rispetto al 31.12.2019 di 144 dipendenti …”. Il dato fornito da Regione Liguria nel giugno 2021 registra per ASL 3 i 4246 dipendenti suddivisi in 771 dirigenti e 3493 operatori del comparto. Rispetto al 2019 la Dirigenza risulta stabile mentre il comparto perde 185 operatori !!! I dati ufficiali diffusi da Regione Liguria certificano questa situazione.”

“La battaglia sugli organici e le assunzioni – si legge ancora nella nota – risulta ancora più urgente e necessaria alla luce dell’esperienza maturata durante il lavoro emergenziale nel covid19. L’emergenza ha implementato il precariato sottopagato e privo di diritti: partite IVA, Co.co.co., appalto a ditte esterne, mentre abbiamo bisogno di assunzioni a tempo indeterminato. Ci sono reparti ridotti (domiciliare), oppure chiusi (cure intermedie) e non ancora riaperti per ‘mancanza di personale’. La graduatoria del concorso infermieri è scaduta da oltre un anno e in tutto questo tempo non è ancora stato bandito il concorso pubblico per Infermieri.

Così come per altre importanti professioni: assistenti sanitari, Tecnici sanitari e sociali ecc. Ovunque manca gente mentre la pandemia non accenna a calare. Chiediamo un consistente Piano assunzioni 2021 e chiediamo (da troppo tempo…), di garantire gli organici anche con bandi per tempo determinato in attesa dei concorsi. Dall’Azienda nessuna risposta. Dalla Regione neppure.
Chiediamo i contratti triennali (come fatto a S.Martino e Galliera in attesa dei concorsi), ma in ASL non ci sentono.
Così i pochi nuovi assunti se ne vanno dove l’offerta è migliore. Invece di ‘pianificare e coordinare’, in piena emergenza covid questa Regione ha lasciato che le Aziende si facessero una pessima concorrenza per strapparsi il poco personale disponibile.
l buchi nella dotazione organica dei reparti e dei servizi di ASL 3 sono rilevanti e si fanno sentire ogni giorno. I ritardi e le omissioni nelle assunzioni pesano sulle lavoratrici e sui lavoratori che devono garantire i servizi.
In tutta evidenza la scelta di ASL 3 è stata ed è quella della lesina, del risparmio e del precariato. Non vorremo che qualcuno fosse impegnato nella gara a chi è il primo della classe – in Liguria – a risparmiare sul personale …. In questi giorni è arrivato anche lo stop al concorso per OSS sottoposto a inevitabili ricorsi e controricorsi oltre che ai ritardi di chi lo doveva gestire. E’ noto a tutti che, se manca qualcuno, qualche altro deve fare anche il lavoro di chi manca. Così aumentano i carichi di lavoro, le mansioni improprie, gli straordinari più o meno ‘volontari’ e via di questo passo.
La nostra attenzione alla questione assunzioni, resta centrale perché organici, carichi di lavoro, valorizzazione professionale, selezioni interne ecc., sono aspetti collegati e inscindibili. Il riferimento non può che essere la difesa della sanità pubblica, universale e gratuita.”