Ordinanza del sindaco di Loano Lettieri, per contenere la proliferazione in primavera dei nidi della processionaria del pino
Ordinanza del sindaco di Loano Lettieri, il primo cittadino ha emesso un’ordinanza che impone ai proprietari o conduttori di aree verdi (giardini e parchi sia pubblici che privati) di effettuare ogni anno, nel periodo invernale-inizio primaverile, e comunque nel periodo compreso tra il 20 gennaio e il 20 aprile, tutte le opportune verifiche e ispezioni sugli alberi posti a dimora nei terreni di loro pertinenza, al fine di accertare la presenza di nidi della processionaria
“Con l’arrivo della stagione primaverile si ripresentano le condizioni favorevoli per la proliferazione e la diffusione di animali infestanti come la processionaria del pino (Traumatocampa pityocampa) – spiegano
dal Comune di Loano – Dalla presenza delle forme larvali di questo lepidottero possono derivare effetti sanitari negativi sulle persone che frequentano, risiedono o si soffermano in aree interessate dalle loro infestazioni: i peli presenti sul corpo delle larve e quelli che costituiscono i nidi sono fortemente urticanti qualora entri in contatto con la cute, gli occhi e le prime vie respiratorie.
Inoltre la dispersione dei peli urticanti nell’ambiente può scatenare reazioni epidermiche, allergiche e infiammatorie che possono essere particolarmente gravi, soprattutto nei soggetti sensibili e nel caso di inalazioni massive”.
L’amministrazione comunale sta provvedendo all’esecuzione degli interventi di lotta alla processionaria nelle aree pubbliche, ma “per avere efficacia, sono necessari anche gli interventi sulle aree private, a cura e spese dei proprietari”.
Da qui l’ordinanza che impone ai proprietari o conduttori di aree verdi di verificare la presenza di processionarie sugli alberi e sulle piante. Qualora si riscontrasse la presenza dei nidi, l’ordinanza impone di “intervenire immediatamente e obbligatoriamente con la rimozione e la distruzione degli stessi, adottando tutte le protezioni individuali indispensabili per evitare il contatto con i peli urticanti delle larve (guanti protettivi da lavoro, mascherina, occhiali, cappello, tute a perdere ecc.) rivolgendosi preferibilmente a ditte specializzate”.
Tali verifiche dovranno essere effettuate con maggiore attenzione sulle specie arboree soggette all’attacco del parassita: pino nero (Pinus nigra) in particolare; pino domestico (Pinus pinea); pino d’Aleppo (Pinus halepensis); pino silvestre (Pinus silvestris); pino marittimo (Pinus pinaster); pino nero (Pinus nigra); pino strobo (Pinus strobus); varie specie di cedro (Cedrus spp) in particolare Cedro del Libano (Cedrus libani), Cedro dell’Atlante (Cedrus atlantica), Cedro dell’Himalaya (Cedrus deodara), senza escludere le altre specie di conifere potenzialmente aggredibili dall’insetto.