Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile, la probabilità di guarigione da leucemia linfoblastica acuta e da linfomi, oggi arriva al 90%
Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile, oggi 15 febbraio, si celebra nel mondo l’International Childhood Cancer Day, la Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile, un momento globale istituito dall’Oms per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia che ogni anno viene diagnosticata a circa 400mila bambini e adolescenti nel mondo.
Il Dipartimento di Emato-Oncologia dell’istituto G. Gaslini offre diagnosi e terapia per tutto il fronte della patologia emato-oncologica dell’infanzia e dell’adolescenza utilizzando i più moderni sistemi diagnostici e le terapie più all’avanguardia. Ogni anno vengono effettuate circa 300 nuove diagnosi e presi in carico oltre 400 nuovi pazienti con tali malattie.
“Il nostro ospedale pediatrico – afferma il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti – offre speranza e cure per centinaia di bambini malati di tumore che, dall’Italia ma anche dall’estero, ogni anno vengono presi in carico con grande umanità da tutto il personale sanitario, dal momento della diagnosi per tutto il percorso delle terapie e anche dopo le dimissioni.
Un impegno quotidiano che viene affiancato dal prezioso supporto offerto alle famiglie dalle associazioni di volontariato e che oggi, grazie ai progressi della ricerca scientifica, garantisce la sopravvivenza fino al 90% dei casi.
Il mio ringraziamento va a tutti i professionisti del Gaslini; il mio pensiero affettuoso è rivolto ai piccoli pazienti e alle loro famiglie che affrontano con coraggio la battaglia contro il cancro”. “I risultati complessivi ottenuti in questo settore sono decisamente incoraggianti.
Le probabilità di sopravvivenza libera da eventi (concetto molto simile alla guarigione) della leucemia linfoblastica acuta, che è il tumore più frequente dell’infanzia, e dei linfomi Hodgkin e non Hodgkin arrivano oggi fino al 90% – spiega il dr. Carlo Dufour, direttore del Dipartimento di Emato-Oncologia – Anche la sopravvivenza dopo trapianto di midollo osseo, strumento terapeutico utilizzato nelle forme più gravi di emopatie sia maligne sia non maligne (aplasie congenite o acquisite, immunodeficit etc), arriva fino al 85%. Risultati migliorativi rispetto al passato si ottengono anche nel neuroblastoma e nei tumori cerebrali”.
Questi risultati sono possibili anche grazie al carattere multidisciplinare del Gaslini che mette a disposizione del paziente specialisti di settore (intensivista, infettivologo, nefrologo, chirurgo, ortopedico etc) che integrano positivamente le cure specifiche ed all’azione di sostegno delle famiglie sia da parte dell’Istituto sia da parte delle delle Onlus che ne affiancano l’attività.
Sempre più incoraggianti i dati inerenti la sopravvivenza nelle principali patologie oncologiche infantili:
Tasso di sopravvivenza Leucemie linfoblastiche acute (tumore più frequente dell’infanzia) dopo 5 anni è superiore al 95% nelle forme standard e sfiora il 90% nelle forme ad alto rischio B (le più comuni).
Tasso di sopravvivenza libera da eventi (concetto molto simile alla guarigione) delle leucemie linfatiche B (le più frequenti) dopo 5 anni supera 80%.
Tasso di sopravvivenza dopo 5 anni Linfomi non Hodgkin 92%, Linfomi Hodgkin 95% Tasso di sopravvivenza dei trapianti di midollo osseo sia nelle malattie neoplastiche, sia nelle non neoplastiche (aplasie, malattie congenite etc) dopo 3.5 anni, supera l’80%.
Decisamente migliorati con i moderni protocolli anche i risultati nel Neuroblastoma e nei tumori cerebrali.
Questa mattina in occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile, presso la sede di Abeo Onlus è stato piantumato un melograno, simbolo della giornata, alla presenza del Presidente dell’Istituto Giannina Gaslini, Edoardo Garrone, del Presidente di FIAGOP ( Federazione Italiana Genitori e Guariti Oncoematologia Pediatrica) Angelo Ricci e dei rappresenti di ABEO.
Nell’occasione sono stati celebrati anche i 40 anni di ABEO: nel febbraio 1982 la professoressa Luisa Massimo, giovani medici dell’allora Medicina IV dell’Istituto Gaslini e un gruppo di genitori genovesi hanno fondato l’Associazione del bambino Emopatico ed Oncologico.
Con una sensibilità spiccata verso le necessità delle famiglie dei piccoli ricoverati e lungimiranza nel capire l’importanza del concetto di alleanza terapeutica, la giovane primario Luisa Massimo aveva compreso che solo i genitori che avevano percorso il cammino della malattia oncologica potevano offrire un supporto e aiuto vero per altri genitori, in particolare per quelli che dovevano lasciare la propria città e i propri affetti per garantire una speranza di vita ai propri figli.
Da quel febbraio di 40 anni fa Abeo è cresciuta e ha sempre cercato di adeguarsi alle nuove esigenze e difficoltà dei piccoli pazienti e delle loro famiglie.