“Una situazione desolante in un ospedale che ha grandi potenzialità. Stamane ho effettuato un sopralluogo al S. Maria di Misericordia di Albenga insieme al consigliere comunale Cristina Porro.
Pochi i reparti che sono rimasti in questo ospedale: alcuni lavorano con una discreta affluenza, altri purtroppo non riescono a esprimere la loro potenzialità che dipende molto dalla carenza di personale che sarà ancora più grave al termine dell’emergenza coronavirus in quanto molti contratti scadranno.
La situazione più desolante è quella dell’ex Punto di primo intervento, ora diventato ambulatorio a bassa complessità assistenziale che ha una media di soli 10-15 accessi giornalieri.
Non potendo trattare le urgenze, ciò crea un ingolfamento nel pronto soccorso di Pietra Ligure.
In ogni caso, bisogna ringraziare i medici di Medicina generale che si sono messi a disposizione per garantire un servizio, anche se pressoché inutile perché un paziente che arriva al Triage spesso viene dirottato al S. Corona.
Per quanto riguarda la carenza di personale, è necessario predisporre bandi per assunzioni a tempo indeterminato e contemplando anche una mobilità futura: in questo modo diventerebbero allettanti. Altrimenti rischiano di andare deserti come già successo.
Il raddoppio dell’ospedale, come paventato da alcuni, attualmente non ha alcun senso.
Per la nostra comunità sarebbe sufficiente vedere ritornare a pieno regime il nostro ospedale, incluso un Punto di Primo Intervento con la previsione di estendere l’operatività H 24.
Il futuro del S. Maria di Misericordia non può essere previsto attraverso grafici e tabelle nazionali. Occorre tenere conto del territorio: la sua morfologia, il gap infrastrutturale, le criticità della viabilità, i flussi turistici e altri specifici fattori”.
Lo ha dichiarato il capogruppo regionale Stefano Mai (Lega).