Famiglia e aggregazione: gli ingredienti dell’entusiasmo blucerchiato
Il Presidente Marco Lanna aveva cominciato a scaldare i motori nel corso della settimana; i tifosi impazzavano sui social per mobilitare la gente allo stadio.
Le file si allungavano al Samp City e piano piano la mappa di Ticket One si colorava di tasselli. Così il pubblico blucerchiato – ancora un po’ scottato e convalescente dalle brutte vicende societarie – ha ripreso il proprio posto. Destinazione stadio. Destinazione Gradinata.
Una gradinata sold out, che ricorda un po’ la vecchia e lontanissima normalità. Quando accaparrarsi i biglietti di Sud era un’impresa ardua; le code ai punti vendita erano già lunghissime alle prime ore del mattino e si cercava qualche amico generoso che potesse regalare o vendere il biglietto.
Una corsa contro il tempo mossa dalla passione e dall’entusiasmo. Passione che non è mai mancata ed entusiasmo che ora sta ritornando con prepotenza.
Un bel sabato pomeriggio al Ferraris. Il pre partita comincia con notizie poco incoraggianti dall’infermeria: Sensi out per gastroenterite che poi si rivelerà essere un fastidio muscolare.
Al suo posto gioca il nuovo acquisto Sabiri, esordio da titolare per il trequartista. Qualcuno storce il naso per il riproposto duo di attacco Caputo e Quagliarella, un duo che non rese al meglio sotto la gestione D’Aversa.
Ecco che ancora una volta mister Giampaolo dimostra che ha ragione smentendo tutti coloro che si travestono da intenditori di calcio.
Il match comincia con un occasione dell’Empoli con Zurkowski che però spara alto da ottima posizione; tanta intensità e ritmo alto già dai primi minuti.
L’Empoli ha un pressing asfissiante a centrocampo, vittima di giornata è il ritrovato Ekdal che viene lasciato spesso troppo solo da Candreva e Thorsby.
Al 14’ del primo tempo però Quagliarella sale in cattedra, per zittire le malelingue che lo davano per spacciato. Il capitano è sempre lo stesso e il suo feeling con la porta non svanirà mai.
Candreva lo trova libero e gli confeziona l’assist dell’1 a 0, il numero 27 da posizione angolata calcia e scivola, e con un diagonale infilza la porta di Vicario.
Esplode la Sud che non vedeva l’ora di tornare ad urlare il nome Quagliarella. Rimbomba lo stadio e la partita è subito in discesa.
La Samp trova entusiasmo e coraggio e dopo alcuni spauracchi dei toscani i blucerchiati tornano nella zona di Vicario. Questa volta è Colley su cross di Murru a tentare il raddoppio, il colpo di testa del gambiano termina di poco fuori.
L’Empoli è alle corde ma non ci sta e così prova a reagire, si segnala così un grandissimo intervento di Falcone su Bajrami che prova a superare il portiere con un tocco sotto. Ancora una volta Falcone si rivela una sicurezza, la sua porta è chiusa a chiave. Alla mezzora arriva il gol che non ti aspetti. Un gol che in pochi pensano e in pochissimi riescono.
Parte Candreva che allarga sulla destra per Bereszynski, cross di prima per il capitano che stoppa e calcia portando il tabellino sul 2 a 0. Con questa doppietta Quagliarella si aggiudica un nuovo primato, essere l’ottavo giocatore a segnare in serie A per 18 anni consecutivi. Un primato di cui gode un illustre schiera di artisti del pallone tra cui Mancini, Baggio, Del Piero, Totti e Rivera.
Il primo tempo si chiude con una grande giocata di Sabiri che salta Asllani con un sombrero e lancia Caputo che dalla sinistra arriva al tiro sul primo palo, questa volta il portiere empolese è attento.
Nella seconda frazione il baricentro blucerchiato si abbassa e l’Empoli prende un po’ di più il pallino del gioco. Ancora sontuoso l’impegno di Quagliarella che rincorre gli avversari fino alla trequarti difensiva, stremato uscirà al 60’ tra l’ovazione del Ferraris, al suo posto Andrea Conti.
La Samp si riposiziona con un 3-5-1-1 . L’Empoli sfrutta il momento ma la porta di Falcone corre pochi rischi. Al 73’ va Lamantia vicino al gol con un colpo di testa respinto sulla linea da un Colley monumentale.
Un secondo tempo con poco spettacolo ma molta concretezza. La difesa blucerchiata regge le ondate dei toscani, che provano ma non pungono. Così la Samp si allunga in classifica con 26 punti e ora si respira a pieni polmoni. Ossigeno puro e benessere psico fisico. Sono le certezze da cui ripartire.
Il prossimo appuntamento a Bergamo vedrà assenti per squalifica Candreva e Bereszynski ma la testa più sgombra e il ritrovato ottimismo potrà permettere a Giampaolo di preparare al meglio la sfida con i disponibili.
Poi sarà che trovo romanticismo in ogni piccola bellezza ma la giornata di sabato mi ha commosso per tanti motivi. Innanzitutto perché rivedo la normalità, la gente non ha più paura di abbracciarsi dopo un gol.
Poi perché rivedo i sampdoriani sorridenti, sento i canti intonati con gli sguardi felici e pieni di speranza. E poi la scena che mi ha toccato maggiormente, a partita conclusa, il Presidente Lanna si dirige verso la Sud, acclamato da tutto lo stadio.
Ha il sorriso di un bambino, felice di essere tra la sua gente, a casa sua. Stringe la mano ai tifosi più giovani, che da bambini si addormentavano con la favola di Vialli e Mancini, e così mi guardo intorno. Vedo i doriani più anziani, quelli che hanno scritto la storia vera, con le braccia tese verso il cielo.
Alcuni hanno per mano i bambini, è la storia che continua. Poi ci sono i giovani, i ragazzi, che stanno trasformando la Sud in una nuova bolgia. E’ un’apoteosi di entusiasmo, di gente che dopo anni di buio avido di sentimenti, riscopre la passione e la speranza di vedere un futuro luminoso.
Perché non importano i risultati sportivi o le posizioni di classifica, ciò che mancava alla Sampdoria era la sampdorianità, la famiglia, l’aggregazione. Ingredienti che hanno reso celebre lo stile Sampdoria e che hanno aiutato il suo pubblico a superare ogni difficoltà con la dignità dell’essere sampdoriani. Francesca Galleano