Draghi: Siamo compatti in Europa, nuovi pacchetti di sanzioni alla Russia
Questa mattina alle 10.30, il premier Draghi ha riferito alla Camera riguardo la situazione in Ucraina.
“L’offensiva ha già colpito in modo tragico la popolazione ucraina. Il Ministero dell’Interno ucraino registra vittime civili. Si registrano lunghe file di auto in uscita da Kiev e da altre città ucraine, soprattutto verso il confine con l’Ue”… Una pioggia di missili è caduta la scorsa notte su Kiev, mentre l’esercito ha assediato varie città lungo la strada tra il confine e la città.
L’esercito russo ha preso il controllo della zona della centrale nucleare di Chernobyl.
L’Ucraina conta finora 137 soldati uccisi e 316 feriti dall’inizio dell’attacco e parla di 800 uomini persi dalle forze russe, che invece non hanno ancora fornito dati sulle vittime dell’invasione”. A dirlo il premier Mario Draghi intervenendo, questa mattina, in Aula alla Camera.
“Il Governo italiano – ha poi aggiunto – ha sempre auspicato, insieme ai suoi partner internazionali, di risolvere la crisi in modo pacifico e attraverso la diplomazia. Qualsiasi dialogo, però, deve essere sincero e soprattutto utile.
Le violenze di questa settimana da parte della Russia rendono un dialogo di questo tipo nei fatti impossibile.
La nostra priorità oggi deve essere rafforzare la sicurezza del nostro continente e applicare la massima pressione sulla Russia perché ritiri le truppe e ritorni al tavolo dei negoziati”.
Draghi: Dal Consiglio Europeo di ieri abbiamo approvato misure molto stringenti e incisive
A tale proposito e per l’ “invasione russa degli scorsi giorni – ha proseguito Draghi – nel Consiglio Europeo di ieri abbiamo approvato misure molto stringenti e incisive, che erano in preparazione da settimane.
I relativi atti legislativi sono discussi in queste ore a Bruxelles, e per questo non posso renderne conto in modo esaustivo. Saranno finalizzati e adottati in tempi rapidissimi”… “Per quanto riguarda le sanzioni, l’Italia è in linea con gli altri Paesi, primi tra tutti Francia e Germania. Le misure sono state coordinate insieme ai nostri partner del G7, con i quali condividiamo pienamente strategia e obiettivi”… Ai connazionali presenti in Ucraina “è stato raccomandato di seguire le indicazioni delle Autorità locali e di valutare con estrema cautela gli spostamenti via terra dentro e fuori il Paese. Alla luce della chiusura dello spazio aereo e della situazione critica sul terreno, stiamo pianificando in coordinamento con le principali ambasciate dell’Unione Europea un’evacuazione in condizioni di sicurezza”. A detto Draghi alla Camera.
L’Italia condanna con assoluta fermezza l’invasione
“L’Italia condanna con assoluta fermezza l’invasione, che giudichiamo inaccettabile. L’attacco è una gravissima violazione della sovranità di uno stato libero e democratico, dei trattati internazionali, e dei più fondamentali valori europei”.
“Le forze italiane che prevediamo essere impiegate dalla NATO sono costituite da unità già schierate in zona di operazioni. Circa 240 uomini attualmente schierati in Lettonia, insieme a forze navali, e a velivoli in Romania. Altre saranno attivate su richiesta del Comando Alleato.
Per queste, siamo pronti a contribuire con circa 1400 uomini e donne dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, e con ulteriori 2000 militari disponibili.” Ha detto Draghi alla Camera dei deputati.
L’ambasciata italiana a Kiev è aperta
“L’Ambasciata italiana a Kiev è aperta, operativa, e mantiene i rapporti con le autorità ucraine, in coordinamento con le altre ambasciate, anche a tutela degli italiani residenti. L’Ambasciata resta in massima allerta ed è pronta a qualsiasi decisione.”
Draghi: Sanzioni ancora più dure
“Siamo pronti a misure ancora più dure se queste non dovessero dimostrarsi sufficienti. Ha detto il premier Draghi. Le sanzioni che abbiamo approvato, e quelle che potremmo approvare in futuro, ci impongono di considerare con grande attenzione l’impatto sulla nostra economia”.
Per quanto riguarda “Il nuovo pacchetto di sanzioni” includerà i “componenti della Duma non ancora sanzionati”.
Le sanzioni attuali includono misure finanziarie, come il divieto di rifinanziamento per banche e imprese pubbliche in Russia, il blocco di nuovi depositi bancari verso istituti di credito dell’Ue; misure sul settore dell’energia. Nel settore dei trasporti, il blocco dei finanziamenti per nuovi investimenti in Russia e misure di controllo delle esportazioni. Oltre alla sospensione degli accordi dei visti per passaporti diplomatici e di servizio russi.”
Draghi: La maggiore preoccupazione
“La maggiore preoccupazione – ha poi aggiunto – riguarda il settore energetico, che è già stato colpito dai rincari di questi mesi: circa il 45% del gas che importiamo proviene infatti dalla Russia”.