Domani il regista Diego Scarponi parlerà di “IMPA”, lo farà al Club Amici del Cinema alle 18, e al Nickelodeon alle 21 a Genova
Domani il regista Diego Scarponi parlerà di “IMPA”, entrambi gli appuntamenti saranno presentati dal critico cinematografico Juri Saitta.
L’iniziativa rientra nell’ambito di Ovest.Doc, la rassegna dedicata al documentario italiano e internazionale a cura di Giancarlo Giraud e Valentina Damiani.
Girato nell’arco di sette anni, “IMPA, la città” è un film che realizza un affresco sull’IMPA del titolo, la più antica fabrica recuperada, ovvero autogestita da una cooperativa di lavoratori, dell’Argentina.
Nella metà degli anni Cinquanta, i dipendenti dello stabilimento erano circa tremila. Al momento dell’occupazione, nel 1998, gli operai erano un centinaio, mentre oggi sono meno di cinquanta. Da subito si decide di condividere gli spazi lasciati vuoti dalla fabbrica con il quartiere che ospita lo stabilimento, Almagro. IMPA diventa in breve tempo – per tutta Buenos Aires – un propulsore di socialità, cultura, educazione.
Mentre la produzione di manufatti in alluminio prosegue, dentro IMPA nascono un centro di formazione, una università popolare, una radio e una tv autogestite, quattro compagnie teatrali e molto altro ancora. Il film osserva e racconta tutto questo con uno stile che omaggia il cinema di Frederick Wiseman e Nicolas Philibert.
Presentato al 40° FilmmakerFest di Milano, “IMPA, la città” è un documentario prodotto dall’italiana Don Quixote di Torino e dall’argentina Actitud Cine di Buenos Aires, in associazione con la ligure gargagnànfilm, e con il sostegno dell’INCAA (Istituto Nazionale Argentino del Cinema e delle Arti Audiovisivi) e della Film Commission Torino Piemonte.
Mercoledì 2 marzo, ore 11, al Club Amici del Cinema Diego Scarponi presenterà agli studenti del CNOS-FAP il film documentario “Maccaja – le bombe di Savona” in occasione della quarta lezione del Laboratorio di Cinema e Comunicazione “Ciak, si gira!” per il progetto “Lab-Oratorio: cultura e sport per l’inclusione sociale a Sampierdarena” finanziato dalla Regione Liguria nell’ambito del programma “Abilità al plurale 2”.
Il film racconta attraverso decine di testimonianze e materiali di archivio rari e inediti (tra cui repertori provenienti da AAMOD e RAI Teche), la drammatica vicenda legata ai dodici attentati neofascisti avvenuti tra gli anni 1974-75 a Savona e dintorni, che provocarono due vittime innocenti, Fanny Dallari e Virgilio Gambolati, e su cui non si è mai ottenuta alcuna verità giudiziaria.
Sostenuto da MIUR e MIBAC, il film è stato scritto e realizzato con gli studenti del Liceo Scientifico O. Grassi di Savona, in collaborazione con gargagnànfilm, ISREC Savona e numerosi altri enti e soggetti, tra cui il Laboratorio Audiovisivi Buster Keaton, Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione, Campus di Savona, Università di Genova, ANPI Savona, ANED Savona e il Circolo Amici del Liceo Grassi. Con il patrocinio del comune di Savona.
Vincitore del Premio Cinematografico Stefano Pittaluga 2021, Diego Scarponi è un filmmaker e ricercatore savonese che lavora all’Università degli Studi di Genova, dove coordina il Laboratorio Audiovisivi Buster Keaton De sguaines all’interno del Campus di Savona per il Corso di Laurea Triennale in Scienze della Comunicazione.
Da alcuni anni Scarponi realizza diversi documentari sul passato industriale del territorio savonese e non solo. Tra i suoi ultimi lavori vanno citati Memoria fossile, Alfabeto Camallo – Noi eravamo tutto, Shadows of Endurance e Fantasmi a Ferrania, presentato al 17° Biografilm Festival.