Era dal 9 gennaio scorso che Emil Audero non metteva i guanti e difendeva i pali della Sampdoria. Al “Penzo” di Venezia, in uno dei momenti più delicati della stagione blucerchiata, ha recuperato i galloni da titolare e consegnato un altro clean sheet fondamentale per la salvezza. «È una vittoria liberatoria, la tensione era tanta – ammette il portiere -. Sapevamo cosa ci aspettava qui e anche che vincere sarebbe stato importante. Non è ancora cruciale o determinante, ma conta molto per la classifica e serviva una bella prestazione. Il risultato è giusto e frutto dell’esperienza che abbiamo messo in campo».
Crescita. Falcone ha fatto a lungo buona guardia, ma ora Audero si è ripreso il suo posto. Come confermano le sue parole: «Non entro nelle scelte di mister e società, perché spetta a loro, però ho preso questo periodo come un momento di crescita. La Samp è un passaggio importante della mia vita e della mia carriera: mi sono sempre allenato nel miglior modo possibile. Oggi era delicata, ma mi sono preso una bella soddisfazione tornando titolare. Io ho sempre dato il massimo in queste settimane per sfruttare poi al meglio l’occasione quando mi sarebbe stata data. I tifosi? A volte rivedo le partite di tre anni fa, con la Sud piena. Giocare in casa era un punto di forza. Penso che se ritorniamo ad essere un gruppo unico veramente abbiamo un uomo in più e abbiamo un’altra energia in campo. Ci servirà averli al nostro fianco in questo finale di stagione».