La lettera del presidente dello Yacht Club di Genova al sindaco di Recco Gandolfo per l’accoglienza di mamme e bambini ucraini.
Il sindaco Carlo Gandolfo ha ricevuto dal presidente dello Yacht Club Italiano, Gerolamo Bianchi, una lettera in cui a nome della direzione generale e di tutti i soci del sodalizio genovese esprime il ringraziamento nell’accoglienza di mamme e bambini ucraini che, dallo scorso 11 marzo, alloggiano presso il Convento dei Frati di San Francesco a Recco.
Il sodalizio genovese aveva organizzato la staffetta umanitaria per mettere ventidue persone al sicuro. Ieri primo giorno di scuola per i bambini ucraini. Sono infatti 22 le persone che in fuga dalla guerra, sono state recuperate e trasportate a Recco, grazie a una missione umanitaria organizzata dai soci dello Yacht Club al confine tra Polonia e Ucraina.
«Apprezziamo in modo particolare il Vostro sforzo – scrive il presidente dell’associazione dei velisti genovesi – per dare loro una vita il più normale possibile in questo drammatico momento. Tutta la comunità di Recco si è attivata per essere d’aiuto grazie alla Vostra sensibilizzazione.
Gli uffici comunali ci stanno supportando per tutto il necessario: servizi sociali, sanità, trasporti, mensa scolastica, centro d’ascolto e banco alimentare. In particolare l’Assessore ai Servizi Sociali e l’Assessore alla Pubblica Istruzione sono stati molto disponibili e collaborativi come tutti gli uffici dell’Amministrazione con cui il nostro staff si sta rapportando».
Carlo Gandolfo sindaco di Recco così commenta.
«Recco ha risposto nel modo migliore alla richiesta di aiuto giunta dall’Ucraina. La città si è mobilitata tutta per assistere mamme e bambini arrivati nei giorni scorsi a Recco. Un particolare ringraziamento ai velisti dello Yacht Club per l’impegno, la solidarietà e il soccorso prestato a chi sta soffrendo a causa della guerra».
Intanto ieri è stata una giornata di festa alla primaria di via Massone. Nove bambini ucraini sono tornati sui banchi di scuola, per cercare di mettersi alle spalle un viaggio fatto di paura e di fuga dalle bombe. A questo primo tentativo di ritorno alla normalità erano presenti il sindaco Carlo Gandolfo, l’assessore regionale all’istruzione Ilaria Cavo e gli assessori comunali ai servizi sociali Francesca Aprile e alla pubblica istruzione Davide Manerba. ABov