Home Cultura Cultura Genova

Il Nano Morgante | Verità & certezza

Il Nano Morgante | Verità & certezza
René Magritte: l'uomo con la bombetta (1964)

E’ un dato costante apprendere dai giornali notizie funeste di giovani deceduti causa infarto e patologie collegabili.

Accantonando la dissacrante considerazione di M. Heidegger per cui “appena nato l’uomo è già abbastanza vecchio per morire” e, altresì, la comoda idea che tali tipi di lutto siano sempre avvenuti, vale la pena  affrontare la questione, tanto più  in un’epoca scientista, disponendo nelle pertinenti sedi le verifiche cliniche del caso.

Presto detto, la questione covid/vaccino si insinua nella questione per automatismo, giacché, per memoria recente, si pone innanzi l’immagine degli open day in cui si sottoponevano al vaccino (sperimentazione, secondo alcuni medici)  i giovani e giovanissimi in coda, senza alcun controllo propedeutico.

Nessun intento di articolare colpe tanto per fare: per questo è indispensabile fare chiarezza e così pubblicamente spiegare l’ odierna numerosità di tali eventi luttuosi, tanto nei casi vaccinati, quanto nei casi non vaccinati, senza paura degli esiti.

Quello che occorre, infatti, é riportare la verità sulla questione, non la singola certezza, le cui categorie, citando liberamente Cartesio, raramente corrispondono tra loro.

A latere, residua un dilemma logico ad oggi insoluto  sul fatto che, accanto agli open day  in cui si affrontava il vaccino come momento socializzante, i medici di famiglia, intesi come generica categoria, non prevedevano, anche su esplicito dubbio del paziente, alcun propedeutico controllo: anzi, il più delle volte a qualunque paziente consigliavano di vaccinarsi.

In questa direzione, un’informazione completa, anche se postuma in questo caso, è legittima pretesa, laddove le Istituzioni hanno, tra l’altro, la responsabilità di attenzionare la salute del singolo cittadino da ogni parte possa derivarne una compromissione.

Sia mai che alcuni restino protetti dall’impunità, a ricordare il testo di “Povera patria” del compianto F. Battiato, rispetto alla mancata assunzione di una responsabilità che, a questi fini, è stata totalmente e direttamente trasferita, senza possibilità di scelta, sul singolo cittadino. Massimiliano Barbin Bertorelli