Giampaolo deve tornare a imporre una melodia vincente
Altra partita altra sconfitta, la Samp perde 2 a 0 al Dall’Ara e Giampaolo incassa il settimo risultato negativo nelle dieci partite della sua gestione.
Non sono bastati i tanti tifosi blucerchiati accorsi in Emilia, nonostante il giorno proibitivo, a sostenere una squadra su un campo storicamente difficile.
La Samp non vince a Bologna dal 2003 e nemmeno quest’anno riesce a invertire questo trend negativo.
Forse era l’anno meno indicato per rompere la maledizione, perché in questo campionato la Sampdoria non ha quasi mai sorpreso i suoi tifosi e non è mai stata capace di allontanarsi dalla zona rossa quando ne aveva la possibilità. Fortuna che le squadre sotto in classifica continuano a perdere ma non si può sempre sperare sugli altri, e così la Samp rimane a +7 dal baratro, in attesa di una sfida cruciale sabato prossimo al Ferraris.
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Gli 11 di Giampaolo si schierano con il canonico 4-3-1-2 che impone ovviamente l’utilizzo di alcuni giocatori fuori ruolo come Candreva e Sensi dietro l’attacco formato da Sabiri e Caputo.
L’avvio della partita è incoraggiante i blucerchiati fraseggiano e costruiscono azioni che però si perdono negli ultimi passaggi, ma con il passare dei minuti il Bologna sale in cattedra e comincia poi a fare la partita. Tutto sommato nella prima frazione la Samp tiene botta, Arnautovic al 9’ è davanti ad Audero che respinge di piede e poco altro da segnalare. Un primo tempo quindi sterile e poco spumeggiante che però fa ben sperare i tifosi blucerchiati sugli spalti, che continuano a cantare in modo incessante.
Il match deraglia definitivamente nella seconda frazione. Il Bologna la vuole vincere e così opera subito con i cambi facendo entrare l’ex Soriano.
Al 2’ c’è una ghiotta occasione per i blucerchiati con Caputo che a tu per tu con Skorupski tira addosso al portiere. Questa l’ultima e l’unica azione da segnalare per la squadra ospite, da quel momento in poi è apoteosi rossoblù. Arnautovic sale in cattedra e sigla il gol dell’1 a o al 16’, colpisce una traversa poco dopo e sigla poi il secondo gol, complice l’ennesimo pasticcio difensivo di Yoshida subentrato.
La Sampdoria dopo il primo gol subito va in tilt e come da manuale non prova nemmeno a rispondere alle incursioni avversarie. La partita con il Bologna è stata l’ennesima prova di una squadra senza garre, mordente, cuore e orgoglio, che troppo spesso va in balia degli avversari e non riesce mai a rendere una partita combattuta.
Una prova deludente e c’è chi accusa la qualità, ma l’anno scorso la stessa squadra si salvò con 52 punti, e non si può accusare di mancata qualità una rosa composta da giocatori del calibro di Candreva, Sensi, Caputo, Rincon e Bereszinsky. Il problema che si evince in quasi tutti i match è la mancanza di coralità, di gioco di squadra, di aggregazione tra i singoli, perché il calcio e le squadre non sono per i solisti ma per un’orchestra sincronizzata e coesa sulla stessa melodia. E’ tempo che il “maestro” Giampaolo torni ad imporre le proprie idee e lo faccia nel modo più proficuo per i giocatori che ha a disposizione, perché sabato con la Salernitana, il pubblico questa volta pretende, di assistere ad una partita di calcio combattuta e vittoriosa. Francesca Galleano