Rabbia Mazzarri, il gol preso nel finale che ha permesso al Genoa di battere il suo Cagliari proprio non gli è andato giù come alcune decisioni arbitrali.
“Le uniche azioni pulite le ha fatte il Cagliari. Oggi si è lottato uomo contro uomo, quasi guerriglia a centrocampo. Sapevamo che il Genoa avrebbe fatto un pressing asfissiante ma avevamo preparato la gara in un certo modo perché le maglie di gioco si sarebbero allentate e così nella ripresa ho inserito giocatori come Rog e Nandez perché pensavo di vincerla”. Invece è arrivata una sconfitta ad un minuto dalla fine che Mazzarri non ha digerito come dimostrato dalla polemica negli spogliatoi con Blessin che lo voleva salutare. “Si saluta prima non dopo, noi in Italia facciamo così”, gli ha detto il tecnico toscano rifiutando la mano dell’allenatore del Genoa
“Abbiamo avuto un’occasione clamorosa con Joao Pedro. – ha aggiunto Mazzarri ai microfoni di Dazn – Quando si lotta con la salvezza per salvarsi serve controbattere colpo su colpo. Quando abbiamo iniziato a giocare nella ripresa siamo andati vicino al gol e meritavamo quantomeno il pareggio per quanto abbiamo creato. C’era un rigore netto su Keita. Non ha fatto le sceneggiate e si è rialzato ma con quel rigore noi avremo avuto tre punti. Oggi la squadra ha lottato, non ha concesso quasi nulla. Mi aspettavo che il VAR si accorgesse del rigore su Keita. Non è la prima volta che ci capita. Alla fine i punti ci mancano. Noi vogliamo salvarci, lo meritiamo”. “Abbiamo giocato una buona gara con buone trame. Sapevamo che il Genoa avrebbe giocato con le palle lunghe e così è stato. Impieghiamo troppo a fare gol. Oggi era una partita anomala, si sapeva che il Genoa avrebbe giocato così. Ero convinto che con i cambi e il Genoa stanco potevamo vincerla”. “Sul rigore rimango della mia opinione”, ha detto prima di infuriarsi e litigare in diretta con l’ex arbitro Luca Marelli. “No, guardi vado via, grazie”, le sue ultime parole prima di lasciare l’intervista.