Gli investigatori della Guardia di Finanza di Genova ieri hanno eseguito decreti di perquisizione emessi dalla Procura di Genova nei confronti, tra gli altri, di sette docenti dell’Università degli Studi di Genova, indagati, a vario titolo, per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, turbata libertà degli incanti, traffico di influenze illecite e rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio.
Secondo quanto riferito, il tutto sarebbe avvenuto in relazione allo svolgimento di selezioni pubbliche per l’assegnazione di docenze e di assegni di ricerca presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Ateneo genovese.
Le procedure selettive oggetto di attenzione risultano sei.
In particolare, quella relativa agli assegni di ricerca in “Diritto Tributario”, “Diritto Costituzionale”, in “Istituzioni di Diritto Pubblico” in “Diritto Costituzionale” nonché per il posto di ricercatore a tempo indeterminato di tipo B in “Diritto Costituzionale” e ancora la procedura valutativa per un posto di professore associato di “Diritto Costituzionale”.
In relazione a tali procedure sono altresì in corso di esecuzione provvedimenti di esibizione atti e documenti, nonché acquisizioni informatiche presso gli uffici amministrativi e il centro elaborazione dati dell’Ateneo.
Silenzio assordante sui social network da parte dei responsabili della Facoltà di Giurisprudenza e dell’Università di Genova, che invece lo scorso gennaio stroncarono e stigmatizzarono, addirittura con una nota stampa ufficiale, il prof. Paolo Becchi (ordinario di Filosofia del Diritto) per le sue idee.
Caso Becchi, Feltri e Cofrancesco: chi ha altre idee sui vaccini non va linciato
Al momento, infatti, non è stato pubblicato nulla sui canali social sul caso dei 7 prof. indagati, come era stato fatto l’undici gennaio scorso su Twitter nel caso del prof. Becchi, semmai unicamente responsabile di essere contrario al “pensiero unico” e a taluna “informazione” dei “media mainstream”.
Il prof. Becchi aveva pubblicato su Twitter: “Rispetto per la morte di David Sassoli. Ma è morto in seguito alla terza dose? Non c’è nessuna correlazione? Non rendete pubblica neppure l’autopsia? O non la fate neppure? Costringete la gente a vaccinarsi e a morire. State costruendo una tirannia sanitaria mai esistita prima”. FGraf