Il re del derby ha un nome e un cognome: si chiama Marco Giampaolo.
Nessun allenatore ha vinto cinque derby della Lanterna nell’era dei tre punti. Stasera si è portato a casa il più difficile. «Potete immaginare il carico di responsabilità e il peso di questa partita – ammette il mister -, non era un derby qualunque. C’erano in ballo punti salvezza pesantissimi per entrambe le squadre. I ragazzi sono stati bravi a non perdere la testa. Sapevamo quanto i nostri tifosi ci tenessero: chi l’ha giocata e vissuta sa che cosa significa. Questa vittoria ci permettere di fare un buon salto, anche se manca ancora qualcosa per il finale».
Sampdoriani. Il tecnico blucerchiato ha sentito pulsare l’entusiasmo per tutta la settimana: «I nostri tifosi volevano vincere. Penso che questa vittoria li abbia resi felici. La dedica va a loro, i sampdoriani, e alla squadra, ai miei calciatori. Sabiri? È giovane e ha bisogno di un’iniezione di fiducia. Ma sono particolarmente felice per Audero. Le critiche? Ci sono abituato, ma per giocare e vincere partite come queste vale la pena morire. Mi sono rimesso in gioco perché la Sampdoria è parte di me. Ora portiamo a termine la missione: lunedì pomeriggio ci si allena».