Salvatore Lazzaro ai campionati del mediterraneo di scherma in Giordania
A sciabola sguainata. Tra i trentacinque atleti convocati per rappresentare l’Italia ai Campionati del Mediterraneo di Scherma Cadetti e Giovani 2022 che si terranno dal 13 al 15 maggio ad Al Salt, in Giordania, troviamo una promessa ligure, il giovane Salvatore Lazzaro.
L’evento è promosso dalla Confederazione del Mediterraneo di Scherma e, dopo il rinvio dello scorso inverno, si prepara dunque a vivere la sua diciottesima edizione dando spazio ai promettenti schermidori dei Paesi che si affacciano sul grande specchio acqueo e, la delegazione azzurra, come da tradizione, è decisa a recitare un ruolo da protagonista.
Abbiamo incontrato l’atleta che milita presso il Club Scherma Voltri nella disciplina della sciabola. Classe 2005, studente al liceo scientifico “Lanfranconi” della delegazione di ponente, Salvatore Lazzaro è da sempre appassionato di sport, ha praticato dalla pallavolo al taekwondo, per poi approdare alla scherma, grazie al fratello maggiore che la pratica tutt’ora.
Si è dedicato a questa disciplina da circa dieci anni e da tre è entrato nel vivo della competizione a livello agonistico.
“Sono stati tre anni difficili”, ci racconta, “ho dovuto sopportare grandi sconfitte che possono davvero demotivare ma, se si ha l’atteggiamento giusto e l’allenamento giusto si riescono a raggiungere importanti risultati”.
Nella scherma è la testa a contare per l’ottanta per cento, ci spiega il giovane in compagnia di Luca Galetti, vice presidente della società di ponente, dove serve inoltre grande dedizione e sacrificio.
Con lunghi e faticosi allenamenti sia del corpo che della mente, si possono raggiungere risultati importanti.
Gare di pochi minuti presuppongono attese anche di molte ore, facendo salire la tensione ed aumentando l’ansia di chi non sia preparato adeguatamente. Salvatore è riuscito però a centrare questo significativo obiettivo, vincendo campionati e gare di volta in volta più impegnativi, fino ad arrivare all’agognato traguardo.
Merito suo ma anche merito del Maestro Fabrizio Verrone, in passato atleta di altissimo livello con ottimi risultati nel suo curriculum ottenuti con il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, che ha creduto e puntato su di lui, fino al successo.
“Tutto questo ha richiesto grandi sacrifici, miei e della mia famiglia”, spiega il giovane sciabolatore, “ed è anche grazie a loro che sono riuscito ad arrivare alla nazionale under 17, mi hanno seguito passo passo, sostenuto economicamente l’attività e le trasferte ed è a loro che sono anche grato per tutto questo”.
A chi si ispira Salvatore nel suo approccio alla scherma, chiediamo allora. “Il mio idolo è Aaron Szilagyi, schermidore ungherese del 1990 che ha vinto l’oro olimpico nel 2012, 2016 e 2020”, ci confida quindi con un lampo di ammirazione negli occhi, “un record assoluto oltre a tutti gli altri titoli vinti ancora da solo e in squadra, un fenomeno ineguagliabile”.
E con la figura del padrone totale della sciabola maschile nella testa, Salvatore parte per la Giordania, pronto a sfidare i più forti atleti del bacino del mediterraneo.
Con quale obiettivo parti, chiediamo allora: “Vincere!”, afferma senza la minima incertezza con un ampio sorriso che gli illumina lo sguardo. “Questo è l’atteggiamento giusto”, sottolinea quindi il vice-presidente, sorridendo a sua volta.
E con questo spirito di sana competizione che aleggia ci salutiamo ed attendiamo il ritorno degli Azzurri, al di là del risultato, essere ad un livello così alto in uno sport è senz’altro una grandissima soddisfazione. Roberto Polleri (Foto Bizzi)