“Nell’ambito degli incontri sulla sanità ligure ho avuto una riunione con la dr.ssa Nicoletta Sacchi, direttore del Registro nazionale italiano donatori di midollo osseo (IBMDR – Italian bone marrow donor registry) e la dr.ssa Elena Merello del Centro donatori di midollo osseo della Liguria (Servizio trasfusionale del Galliera).
Il Registro Ibmdr, istituto nel 1989 presso l’ospedale genovese, rappresenta il centro di coordinamento nazionale per la ricerca di donatori di midollo osseo non familiari. Ogni anno in Italia sono oltre 2000 i pazienti affetti da patologie altrimenti fatali come leucemia, linfomi, mielomi ecc., che hanno necessità di fare un trapianto di midollo osseo ma non hanno un donatore compatibile tra i familiari.
Per tutti questi pazienti si mette in moto l’Ibmdr, unica struttura di riferimento nel sistema sanitario nazionale, che ha sede a Genova e che cerca il donatore fra i volontari che si iscrivono ai registri di tutto il mondo, compreso quello italiano.
L’Ibmdr coordina tutti gli aspetti relativi alla selezione del donatore, alla sua donazione e al prelievo delle cellule salvavita fino a farle arrivare ai pazienti in attesa di trapianto (molti di loro in età pediatrica).
Per garantire questo importante trattamento salva-vita è necessario che ci sia un flusso costante e regolare di nuovi iscritti al Registro Ibmdr: la compatibilità tra donatore non familiare e ricevente è infatti molto rara, nell’ordine di 1 su 100mila.
Per questo è importante che il numero di iscritti sia molto elevato.
Annualmente, quindi, devono essere iscritti in Italia nuovi donatori e ogni regione, come fa la Liguria, attiva azioni di sensibilizzazione e promozione. Tuttavia, a causa dell’emergenza coronavirus, si è assistito a una drastica diminuzione del numero di nuovi donatori iscritti al Registro Ibmdr che devono rispondere a questi requisiti: avere tra i 18 e i 35 anni, essere in buona salute e con peso superiore ai 50 chili.
Per la Liguria, purtroppo, la situazione non è stata diversa e quindi oggi occorre raggiungere l’obiettivo annuale dell’iscrizione di almeno 500-600 giovani, che purtroppo sono stati solo 308 nel 2020 e 406 nel 2021.
Anche i dati di questi primi mesi del 2022 non fanno ben sperare, con 110 donatori nei primi 4 mesi.
Per tale ragione è opportuno intensificare le azioni di promozione e divulgazione della cultura della donazione, invitando più giovani a iscriversi al Registro ligure Idmdr.
Iscriversi è semplice, con un prelievo di sangue presso i Servizi trasfusionali della nostra regione o anche attraverso la raccolta di di saliva direttamente a casa con il progetto ‘Match at home’ di cui la Liguria è promotrice”.
Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega e presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale Brunello Brunetto.