Nella nota di Sansa e Pastorino: Noi consiglieri abbiamo diritto a ottenere tutte le informazioni richieste. Voi cittadini conoscere cosa viene fatto con i soldi pubblici
“Chiediamo a tutti i cittadini di scrivere tutti una mail alla società Porto Antico Spa chiedendo di fornire i dati richiesti, cioè quanti biglietti di Euroflora sono stati venduti, quanti regalati e quanti comprati da aziende del Comune di Genova.” È questo l’appello che lanciano i consiglieri regionali Ferruccio Sansa, Gianni Pastorino e Selena Candia dopo le polemiche degli scorsi giorni sui conti della manifestazione, non ancora resi del tutto noti dagli organizzatori.
“Voi cosa pensate se qualcuno stenta a dare le informazioni che è tenuto per legge a fornire? Il dubbio che siano dati scomodi è quantomeno lecito dichiarano i consiglieri -. Succede questo: è un dato di fatto ormai che decine di migliaia di biglietti di Euroflora sono stati comprati da aziende del Comune di Genova.
In pratica abbiamo pagato noi per tenere in piedi i conti di Euroflora ed evitare a Bucci una figuraccia perfino peggiore di Genova Jeans.
Come consiglieri regionali noi abbiamo diritto di chiedere alle società partecipate dalla Regione tutti gli atti e le informazioni che riteniamo utili per svolgere il nostro ruolo di consiglieri. È previsto dalla legge. Si chiama diritto di sindacato ispettivo. Ma è anche trasparenza”.
“Per questo – continuano – il 9 maggio abbiamo inviato due richieste pec alla società Porto Antico, che gestisce Euroflora, chiedendo di sapere quanti biglietti della manifestazione sono stati venduti a prezzo pieno, quanti sono stati regalati e soprattutto quanti sono stati comprati da aziende e società pubbliche liguri.
Per fare le cose per bene siamo anche andati personalmente a richiedere le informazioni presso la sede della società. È un nostro diritto previsto dalla legge. La prima risposta è stata: Avrete tutto in giornata. Ma non è arrivato niente. Così il giorno successivo abbiamo rinnovato la richiesta. Risposta: È più complesso del previsto, arrivano domani. Ma il giorno 11 ancora niente”.
“Così – continuano Sansa, Pastorino e Candia – abbiamo chiamato la direzione della Porto Antico. Questa volta la risposta ci ha allarmato: Le informazioni arriveranno tra un mese. Ma guarda un po’…. dopo le elezioni. Non basta: La vostra richiesta è stata inoltrata al consiglio di amministrazione della Porto Antico che la valuterà. Incredibile. La nostra non è una richiesta, ma un diritto legato al nostro compito istituzionale. E il consiglio di amministrazione se ci impedisce di esercitarlo viola le leggi”.
“Non ci è rimasto altro da fare – si legge nella nota – che contattare il presidente della Porto Antico, Mauro Ferrando, avvocato da sempre vicino al sindaco Bucci che lo ha scelto per guidare la società. Il 12 maggio la segretaria ci ha risposto: “Il Presidente è in riunione, la richiama tra pochi minuti”. Invece non ha richiamato.
Stessa scena ieri, 13 maggio: “Il dottor Ferrando la richiama subito”. Ancora niente.”…
“A questo punto – concludono i tre consiglieri – faremo tutti i passi previsti dalla legge per poter esaminare i documenti su Euroflora.
Ma oltre alle legge esiste la forza dell’opinione pubblica e dell’informazione”… “E’ questa l’idea che Bucci ha della trasparenza? Se non c’è niente da nascondere – si chiedono i consiglieri – perché non vengono forniti i dati?”