La puntata di Report di ieri e l’inchiesta “La bestia nera” sui legami tra mafia ed estrema destra nell’attentato a Falcone sembra che abbia toccato qualche “nervo scoperto”.
Infatti, la Dia, direzione investigativa antimafia, su mandato della Procura di Caltanissetta, ha effettuato una perquisizione presso l’abitazione dell’inviato di Report Paolo Mondani e la redazione dei Report.
A darne notizia è lo stesso giornalista Sigfrido Ranucci che ieri ha condotto la trasmissione.
“Il motivo – spiega Ranucci – sarebbe quello di sequestrare atti riguardanti l’inchiesta di ieri sera sulla strage di Capaci” con gli investigatori che “cercano atti e testimonianze su telefonini e Pc”.
In particolare “Dalle testimonianze inedite che ha raccolto Paolo Mondani emerge che la pista nera dell’eversione di destra, della massoneria e della p2 della struttura Gladio e quella mafiosa sulla strage di Capaci che portò all’uccisione di Falcone si sovrappongono.
Alberto Lo Cicero, autista del boss Mariano Tullio troia racconta che Riina si sarebbe potuto catturare prima delle stragi e che a Capaci prima della strage ci fosse anche Stefano Delle Chiaie, fondatore del movimento neofascista Avanguardia Nazionale.”
La perquisizione disposta dalla Procura di Caltanissetta nei confronti del giornalista Paolo Mondani è stata firmata tre giorni prima messa in onda dell’inchiesta.
“C’è un problema di tutela delle fonti – precisa Ranucci – per il materiale contenuto nei cellulari e nei dispositivi del collega Mondani e della redazione di Report”.
In merito alla perquisizioni è intervenuto il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti: “Ci auguriamo che a nessuno venga oggi in mente di ‘molestare’ Report e la sua redazione”.
Giulietti annuncia anche che “questa mattina saremo nella redazione di Report per decidere iniziative a tutela delle fonti e del segreto professionale”… “chiediamo alla Rai di mettere a disposizione i suoi legali a tutela redazione”.