“Basta articoli populisti e denigratori. Chiunque abbia avuto un’attività sa benissimo che i conti si fanno con un’operazione molto semplice: ai ricavi si sottraggono i costi. Sostenere che è ingiusto che in un locale dove si paga una bottiglietta d’acqua 5 euro un dipendente neo assunto guadagni circa 1200 euro non solo è errato, ma è proprio scorretto”.
Lo ha dichiarato oggi il sammargheritese d’adozione Augusto Sartori, che in qualità di responsabile del dipartimento ristorazione e locali notturni di FdI ha preso le difese della categoria a seguito di un articolo comparso nei giorni scorsi sui mass media.
“Da quel giornalista – ha aggiunto Sartori – mi sarei aspettato un ragionamento più ampio, sottolineando che in un locale del genere si paga un affitto 4 o 5 volte più alto rispetto a dove le bottigliette d’acqua costano 1 euro. Per non parlare poi del rincaro delle bollette, dei prodotti alimentari, delle tasse e gabelle varie.
L’articolo in questione pone una realtà da affrontare, ma nella maniera sbagliata, riproponendo una ormai desueta questione della lotta di classe che è un retaggio tanto antico quanto errato in questo contesto storico.
Va detto che di fronte a qualche imprenditore che si approfitta di chi è in cerca di lavoro, offrendo stipendi imbarazzanti, abbiamo la maggioranza che investe nel proprio personale e che lo valorizza perché è parte integrante del suo progetto imprenditoriale.
La questione salariale è di estrema attualità oggi, ma non vorrei che per un ‘click’ in più si andasse a discapito di una categoria che negli ultimi due anni ha fatto i salti mortali per garantire servizi e posti di lavoro.
Vorrei sentire parlare di cuneo fiscale, di costo del lavoro, di chi è costretto a fare il sostituito di imposta, ma credo che questi sono pie illusioni e ci tocchi ancora sentire discorsi del passato sulla lotta di classe”.