Allarme cinghiali ad Albissola, preoccupazioni delle persone sulle frequentazioni cittadine di branchi di cinghiali
Allarme cinghiali ad Albissola, ne sono prova le lamentale, ripetute da tempo, degli abitanti di frazione Collette sulle alture di Albissola Mare.
Come ripetono esperti e scienziati, i cinghiali, come tutti gli animali selvatici, temono l’uomo e ne rifuggono il contatto; e basta tenere alcune semplici comportamenti per evitare ogni pericolo.
Per contrastare le loro incursioni in città, invece di catturarli ed ucciderli, occorre impedirne l’accesso al cibo, sia tenendo puliti gli alvei dei torrenti in cui discendono, sia recintando cassonetti e contenitori dell’immondizia, come intelligentemente stanno già facendo alcuni comuni liguri, sia disponendo robuste reti lungo le zone boschive di accesso agli abitati.
Inutile e crudele è invece catturarli in gabbie e poi ucciderli; meglio invece liberarli nelle campagne vicine (non è vietato farlo, poiché la legge proibisce le immissioni di cinghiali e non le re-immissioni/trasferimenti): si tratta di animali intelligenti e sociali, che tengono memoria del trauma subito e probabilmente non vi torneranno più ed è inoltre possibile che trasmettano ai compagni di branco un messaggio di pericolo associato alla zona di cattura; la vera soluzione potrebbe invece essere quella di costringere squadre di cacciatori-cinghialisti con i propri cani debitamente a guinzaglio, sorvegliare periodicamente gli alvei e spingere i branchi verso i boschi, rendendo quindi le periferie cittadine pericolose per i selvatici; ma c’è un grosso problema: i cacciatori sono super protetti da politici ed amministratori e, malgrado siano i diretti responsabili della presenza dei cinghiali (per liberazioni effettuate fin dagli anni 80 e per esercitare una caccia che disgrega i grossi branchi, con una sola capobranco fertile, in molteplici frazioni, ognuna delle quali con una femmina fertile) né loro né le organizzazioni agricole si permettono di richiamarli alle loro responsabilità e costringerli a fare alcunché.