Home Cronaca Cronaca Imperia

Sanremo, detenuto aggredisce agente e si arrampica sul tetto

Carcere di Sanremo, l’Uspp risponde al Senatore Berrino
Carcere Valle Armea a Sanremo (foto di repertorio)

Ennesimo episodio di violenza nel penitenziario di Valle Armea a Sanremo. Un detenuto di 22 anni ha aggredito un agente e poi si è arrampicato sul tetto dei passeggi.

Gli agenti della Penitenziaria sono riusciti poi a convincere il ragazzo a scendere.

A darne notizia è Fabio Pagani, segretario regionale della UilPa (Polizia Penitenziaria).

“Il clima nelle nostre carceri è ancora più incandescente, spiega Pagani. Da un lato il corpo di polizia penitenziaria colpito nell’orgoglio, mortificato e ancor di più demotivato, dall’altra alcune frange della popolazione detenuta animate da sentimenti di rivalsa e convinte anche di poter infrangere impunemente le regole.

Questi elementi, di per sé fortemente destabilizzanti, diventano assolutamente pericolosi in un carcere come quello di Sanremo con ben 230 detenuti presenti, maggior parte stranieri, che infrangono continuamente le regole. Ben 407 eventi critici dal 1 gennaio 2022 ad oggi”.

“Al momento – prosegue il sindacalista – tali detenuti restano impuniti e soprattutto l’Amministrazione Penitenziaria non sembra capace nemmeno di trasferire nell’immediato detenuti che mettono in atto tali, gravi comportamenti.

È di tutta evidenza, però, che il Governo, la Ministra Cartabia e il Sottosegretario Sisto non abbiano molto tempo per le teorizzazioni accademiche e servano immediati interventi concreti. Lo avevamo detto in tempi non sospetti, lo ripetiamo adesso che non ha certo le sembianze di un vaticinio: per le carceri servono misure immediate e concrete.”

“Si aprano immediatamente i tavoli tematici annunciati dalla Ministra Cartabia – conclude Pagani – ma soprattutto si dispongano gli interventi a portata di mano assegnando, subito, un Direttore e un Comandante della polizia penitenziaria in ogni carcere. Ai poliziotti di Sanremo il plauso e tutta la nostra gratitudine per aver impedito, con il loro coraggio, conseguenze molto più gravi”.