L’anniversario dell’attentato e le commemorazioni a Palermo
Oggi ricorre l’anniversario dell’attentato che 40 anni fa uccise il Generale Alberto Dalla Chiesa, a Palermo, in via Isidoro Carini.
Con lui morirono la giovane moglie, Emanuela Setti Carraro e l’agente della scorta Domenico Russo.
Principale indiziata la Mafia, ma restano ancora numerosi gli interrogativi circa una possibile “convergenza di interessi” su questo omicidio da parte di più attori occulti.
Dalla Chiesa aveva già combattuto le Brigate Rosse, quando fu mandato per combattere la Mafia in Sicilia.
Ieri, 2 settembre, sono iniziate le commemorazioni a Palermo, con una serie di iniziative, dalla Santa messa in programma nella Cattedrale cittadina, agli omaggi floreali sul luogo della strage.
Alberto Dalla Chiesa: le celebrazioni a Palermo organizzate dalla Prefettura e dal Comando legione carabinieri Sicilia
La prefettura e il Comando legione carabinieri Sicilia hanno organizzato una serie di eventi commemorativi che inizieranno già da ieri, venerdì 2 settembre, per onorare la memoria delle vittime e ricordare l’eccidio.
Ieri è stata scoperta una targa all’interno della prefettura, dedicata proprio a Dalla Chiesa, che fu anche prefetto, mentre alle 21 a Palazzo Reale si è tenuto un concerto della banda dell’Arma.
Alle 9 di oggi, deposizione di un cuscino di fiori davanti al busto dedicato al generale Dalla Chiesa, all’interno della caserma che porta il suo nome e che è sede del Comando legione carabinieri Sicilia. Alle 9.30 si è svolto un momento commemorativo nel luogo della strage, in via Isidoro Carini, mentre alle 10 è stata celebrata una messa nella Cattedrale.
Alle 11.30 davanti al cippo commemorativo dedicato al generale, in corso Vittorio Emanuele, sarà deposto un omaggio floreale da parte del comandante generale dei carabinieri e dei bambini. Ed ancora una mostra di dipinti realizzati a cura dall’Accademia di Belle Arti.
Alle 12, infine, nella Sala della memoria sarà inaugurato un altorilievo celebrativo dedicato al generale, realizzato e donato dal maestro ceramista Nicolò Giuliano.