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Recco, storia della festa e il culto alla N. S. del Suffragio

Recco celebra i 200 anni dell’Incoronazione di N.S. del Suffragio
Recco celebra i 200 anni dell’Incoronazione di N.S. del Suffragio

La storia della festa patronale dell’8 settembre e il sentito culto alla N. S. del Suffragio di Recco.

La città di Recco e i suoi cittadini ogni anno nel giorno dell’otto settembre creano ed organizzano solenni festeggiamenti alla Madonna del Suffragio.  Non si conosce l’origine della statua della Madonna del Suffragio, ma nel processo istituito dall’ autorità ecclesiastica per l’incoronazione nell’ anno 1821, si legge in una nota degli archivi della chiesa:

“Non si conosce l’anno preciso in cui è stata suddetta Immagine esposta alla pubblica venerazione ma deve essere ab immemorabili, perché si vede dai libri di detto oratorio quanto da uno della parrocchia di questo luogo che dopo l’anno 1557 esisteva suddetto oratorio sotto l’invocazione di Maria Santissima e che detta immagine era alla pubblica venerazione”.

Il documento risalente ai primi del 1600, è conservato nell’archivio parrocchiale dove si legge che l’Oratorio era dedicato alla Natività di Maria e che il giorno 8 settembre l’Arciprete di Recco vi si recava a celebrare la Messa cantata ed il Vespro.

Sempre nel processo per l’Incoronazione si legge a proposito della festa.  “La principale e più solenne festa che si fa è quella degli 8 di settembre che si solennizza con grande pompa d’apparato, con novena e discorsi tutti i giorni, panegirico, musica, illuminazione generale di tutto il paese con macchine a disegno fatte a bella posta, sparate, processione e fuochi artificiali … alla quale festa concorrono a venerare Maria SS.ma non solo le vicine parrocchie, ma anche in gran numero di persone da Genova, dai monti liguri, da Chiavari e da altri paesi lontani fino a quaranta circa miglia”.

Con l’occupazione delle truppe napoleoniche, dal 1811 al 1814 l’Oratorio viene chiuso e i beni sono prima dispersi ma poi, in parte recuperati dai recchesi.  Ciò nonostante gli avi degli attuali recchesi continuarono a celebrare con solennità nel mese di settembre la tradizionale festa della Madonna, con luminarie e sparate di fuochi d’artificio.
Nell’anno 1823, regnante il papa Pio VII, il Vaticano decreta l’incoronazione della Madonna e del Bambino, con auree corone inviate dal Capitolo della Basilica di San Pietro.  La cerimonia avviene il giorno 8 settembre 1824 per mano dell’arcivescovo di Genova Cardinale Luigi Lambruschini.

La cerimonia religiosa dopo la guerra e negli ultimi decenni.

Da quel momento la festa dell’8 settembre assume la forma ed i modi che conosciamo ancora oggi, ad eccezione delle manifestazioni esterne.  Infatti fino al 1974 la processione usciva dal Santuario e visitava i vari Quartieri.

Giunta la Madonna, il Quartiere La salutava con la sparata ed i fuochi artificiali. Dal 1974, per ragioni di sicurezza si è cominciato ad articolare gli spettacoli pirotecnici in due serate. Si inizia il 7 e dell’8 settembre, mentre le sparate di mortaretti continuano ad essere esplose il giorno 8 durante il passaggio della Madonna nei vari Quartieri.

Particolari grandiose cerimonie furono e continuano ad essere fatte, ogni venticinque anni, dal giorno dell’Incoronazione. Memorabile fu il primo centenario (8 settembre 1924) al quale intervennero il cardinale Luigi Sincero da Roma, l’Arcivescovo di Genova ed altri due vescovi. Uno dei quali, il vescovo di Terni Mons. Cesare Boccoleri, predicò l’intera novena di preparazione.

La celebrazione religiosa della festa della Madonna del Suffragio non si è interrotta neanche negli anni dell’ultima guerra. I bombardamenti hanno danneggiato il Santuario come altre chiese. Quasi tutte le abitazioni di Recco erano distrutte.  Le sacre funzioni del 8 settembre 1944 furono celebrate nella villa Badaracco in località Faveto. La statua della Madonna è stata posta in salvo in un rifugio scavato nella roccia. Numerosi recchesi, anche se dispersi dalla distruzione della città, vennero dalle località vicine a venerare la Madonna. ABov