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Anaïs: Le parole della poesia in musica

Le parole della poesia in musica
Gli Anaïs

E’ uscito il nuovo disco di Anaïs, gruppo genovese

Dopo le note difficoltà legate alla pandemia, anche la musica esce finalmente dal chiuso di jam-session via web e torna di nuovo dal vivo. E non solo. Tra questa rinascita generale, anche il gruppo underground formatosi in città ha messo in pratica la propria vena creativa ed ha dato vita ad un nuovo CD che ha un tema ben preciso. Ascoltiamo però la voce della cantante, Francesca Pongiluppi, che racconta invece di cantare il percorso fatto dal trio.

“Siamo nati verso la fine degli anni Novanta, dove il chitarrista di allora scriveva i testi”, spiega la voce del gruppo, “ed ha musicato alcune poesie di Emily Dickinson”.

Il progetto è però ben più ampio, ed il gruppo crea un disco intero: è subito un successo. Oltre alle copie vendute, tramite i vari social network, addirittura il museo dedicato alla poetessa sceglie una canzone per aprire un webinar sui 190 anni dalla nascita, un video fatto a Voltri, nel ponente genovese.

Gli Anaïs
Gli Anaïs

Il successe dell’idea in generale porta alla collaborazione con artisti vari da tutto il mondo che realizzano oggetti a tema Emily Dickinson, tra borse e t-shirt che veicolano un messaggio importante, ovvero il racconto semplice ed immediato di una società complessa come quella dell’America di metà Milleottocento, di una donna realmente fuori dagli schemi.

“E’ un piacere vedere come la poesia sia apprezzata e ci sia necessità di bellezza e di arte in questa società contemporanea”, spiega la cantante, “noi cerchiamo di dare il nostro contributo creando non solo musica e parole, ma una vera e propria rete artistica che si è formata attorno al nostro ultimo lavoro”.

Questo si intitola “La bella di Amherst”, appellativo con cui era denominata la poetessa, disco nato a Voltri e composto interamente dai tre membri del gruppo, Francesca Pongiluppi (voce), Mauro Ghirlanda (chitarra) e Guido Zanone (cajon).

Un CD semi acustico con chitarre elettriche e voce che si ritaglia primo piano o sui fonde con la melodia. Un genere non facile da definire, stile anni Novanta, tra shoegaze e dream pop. Le parole sono però della poetessa americana.

L’opera è disponibile in rete oppure negli storici “Discoclub” e “Flamingo records” ad un costo di 10 euro cifra piuttosto bassa ed accessibile.

Dal mese di febbraio sarà inoltre online sulle piattaforme digitali.

Sulla pagina della band si trovano inoltre molti altri contenuti, tra cui video ed interviste per conoscere di più questo gruppo locale che sta rapidamente varcando i confini grazie alla propria creatività e bravura. Roberto Polleri

Facebook: @gliAnaïs.
Instagram: anais_la_band.
Youtube: anaïs la band.
Bandcamp: https://1q84tapes.bandcamp.com/album/ana-s-emily-dickinson-because-i-could-not-stop-for-death
Spotify e tutte altre le piattaforme digitali: Anaïs