Al Circuito Sivori arrivano le “Bad Girls”, le cattivissime del cinema di sempre in sei lezioni di 2 ore. Dal 14 gennaio all’11 marzo.
Al Circuito Sivori arrivano le “Bad Girls”. (Genova, salita Santa Caterina 54 r., tel. 010 5532054).
Sabato 14 GENNAIO 2023, ore 15
REGINE E ALTRE CATTIVE DI DISNEY & CO.
A cura di Luca Malavasi
Sabato 28 GENNAIO 2023, ore 15
VAMPIRE, VAMP, MARLENE E DONNE FATALI
A cura di Pier Maria Bocchi
Sabato 4 FEBBRAIO 2023, ore 15
IL NOIR, RITA E LE DARK LADY
A cura di Ilaria Feole
Sabato 18 FEBBRAIO 2023, ore 15
ASSASSINE, AVVELENATRICI, SERIAL KILLER, VENDICATRICI
A cura d Barbara Rossi
Sabato 25 FEBBRAIO 2023, ore 15
MAMMINE (E SORELLINE) CARE
A cura di Emanuela Martini
Sabato 11 MARZO 2023, ore 15
LE BASTARDE DEL MÉLO, DA BETTE DAVIS A LADY MACBETH
A cura di Emanuela Martini
12€ a lezione – 60€ abbonamento
Sono in arrivo le “Bad Girls” le cattivissime del cinema di tutti i tempi (e di tutti i generi): ragazze terribili, regine perfide, vampire assatanate, dark lady, vamp fatali, serial killer, mammine perverse, bastarde del mélo, fredde vendicatrici, seduttrici diaboliche, assassine glaciali.
Ognuna ha il suo posto nelle sei lezioni del nuovo ciclo “Bad Girls”, al cinema Sivori (salita Santa Caterina 54 r.) dal 14 gennaio all’11 marzo 2023, sempre di sabato alle ore 15. Curato da Emanuela Martini, organizzato da FIC – Federazione Italiana Cineforum e Cineforum Rivista, è ospitato a Genova da Circuito.
Ogni incontro ha la durata di due ore e prevede la partecipazione di studiosi, docenti e critici cinematografici: Luca Malavasi, Ilaria Feole, Barbara Rossi, oltre a Emanuela Martini, curatrice dell’intera iniziativa. Il biglietto è 12 euro a incontro, 60 euro in abbonamento. I biglietti saranno acquistabili a breve presso le casse del cinema.
Si comincia alle ore 15 di sabato 14 gennaio al cinema Sivori con Luca Malavasi, docente di Storia e analisi del film ed Elementi di cultura visuale all’Università di Genova, che parla di “Regine e altre cattive di Disney & Co.”.
Sono cattive, a volte cattivissime, ma anche, molto spesso, eccentriche, sensuali, divertenti. Le antagoniste del mondo dell’animazione non hanno nulla da invidiare, in termini di fascino e popolarità, alle (generalmente) giovani e belle cui si oppongono.
Disney, di cattive, ne ha create di memorabili, da Grimilde (Cenerentola) a Ursula (La Sirenetta), da Crudelia De Mon (La carica dei 101) a Madre Gothel (Rapunzel), ma anche al di fuori della produzione di questo studio le “star” sono innumerevoli, dalla prima strega (dell’Ovest) a colori della storia del cinema protagonista (Il mago di Oz) alla spietata, sensualissima Catwoman, in malefico movimento tra fumetti, cinema e cartoni animati.
Il secondo appuntamento è sabato 28 gennaio alle 15 con le “Vampire, vamp, Marlene e donne fatali” selezionate da Pier Maria Bocchi, studioso e critico cinematografico, redattore di “Cineforum”. Non è mai esistita una donna-vampiro star.
L’immaginario maschile dai canini aguzzi è leggendario (Bela Lugosi, Christopher Lee), quello femminile no. Le dive si prestano a succhiare il sangue una tantum (Delphine Seyrig, Catherine Deneuve, Grace Jones).
La femme fatale e la vamp al contrario conquistano da sempre il centro dell’inquadratura, muovono la scena, fanno la scena; l’uomo ne ha paura, non vuole sconfiggerle, vuole innamorarsi, perciò soccombe.
A questo proposito, non c’è nessuno al cinema che abbia saputo muovere e fare la scena come Marlene Dietrich, in particolare nel suo matrimonio artistico con Josef von Sternberg (7 film).
Terza lezione il 4 febbraio alle 15 con Ilaria Feole, autrice di numerose monografie cinematografiche e di articoli per il settimanale Film Tv.
“Il noir, Rita e le dark lady” passa da Barbara Stanwyck di “La fiamma del peccato” a Carey Mulligan di “Una donna promettente”, passando per Rita Hayworth di “La signora di Shanghai”, Catherine Deneuve di “La mia droga si chiama Julie” e Jessica Lange di “Il postino suona sempre due volte”: tutte le sfumature di nero delle dark lady, seduttrici fatali, mangiauomini e vamp, e le loro mutazioni dal cinema classico fino alla rivoluzione del #MeToo.
“Assassine, avvelenatrici, serial killer, vendicatrici” è il tema scelto per la lezione del 18 febbraio da Barbara Rossi, media e film educator, vicepresidente della FIC (Federazione Italiana Cineforum).
Dalla Alex di “Attrazione fatale” alla Annie di “Misery non deve morire”, passando per La Sposa di “Kill Bill: Volume 1 e 2” sino ad arrivare alla Alma di “Il filo nascosto”, un viaggio cinefilo tra i personaggi femminili più diabolici e violenti degli ultimi trent’anni, per i quali la vendetta può assumere molte forme, ma di sicuro non è un piatto che si consuma freddo.
Le ultime due lezioni sono entrambe a cura di Emanuela Martini, curatrice della rassegna, esperta di cinema anglo-americano, direttrice di Cineforum Rivista. Sabato 25 febbraio parla di “Mammine (e sorelline) care”, un ramo della famiglia Bad Girls non meno ricco di spunti e di figure interessanti.
Queste donne non sono dark ladies, non ambiscono a ricchezza, rivalsa o potere; sono mamme e sorelle che covano livori e desideri di controllo molto più profondi e rendono la vita impossibile a tutta la famiglia.
Vuoi per vendetta (“Che fine ha fatto Baby Jane?”) vuoi per invidia (“Lo specchio scuro”; “Sisters”), per fanatismo religioso (“Carrie, lo sguardo di Satana”) o complesso di superiorità (“Mammina cara”).
Non bisogna cadere, però, in errore: fra loro vi sono anche madri amorevoli e affettuose come la protagonista “La signora ammazzatutti”, un vero angelo della famiglia che per il benessere e la sicurezza dei suoi cari è disposta a tutto. Sabato 11 marzo il ciclo di lezioni si conclude con “Le bastarde del mélo, da Bette Davis a Lady Macbeth”.
A partire dalle voraci vamp del muto, attraverso le numerose, volitive malvage cui diede volto e tempra Bette Davis e le insospettabili incursioni nella perfidia di Katharine Hepburn (“Improvvisamente l’estate scorsa”) per arrivare fino alla recente Florence Pugh di “Lady Macbeth” (raggelato mélo brönte-vittoriano diretto nel 2016 da William Oldroyd), le signore dilaniate per troppo amore o disamore, per odio o vendetta, per gelosia o rabbia, o per pura, intima ossessione di dominio hanno sedotto più di un secolo di cinema.
BIOGRAFIE:
Luca Malavasi
Professore associato presso l’Università di Genova, dove insegna Storia e analisi del film ed Elementi di cultura visuale. Si occupa prevalentemente di teoria dell’immagine, cultura visuale e cinema contemporaneo.
È membro del comitato direttivo della rivista “La Valle dell’Eden”, redattore di “Cineforum” e collaboratore di “FilmTv”, “Limina” e “L’indice dei libri del mese”.
Tra i suoi libri: Il cinema. Percorsi storici e questioni teoriche (con G. Carluccio e F. Villa, Carocci, 2015, nuova edizione 2022); Postmoderno e cinema. Nuove prospettive d’analisi (Carocci, 2017); Il linguaggio del cinema (Pearson, 2019); Dalla parte delle immagini. Temi di cultura visuale (con B. Grespi, McGraw-Hill Education, 2022); Pianeta Varda (con A. Masecchia, ETS, 2022), The Future of the Post. New Insights in the Postmodern Debate (con E. Bricco, Mimesis International, 2022).
Pier Maria Bocchi
Studioso e critico cinematografico. Collabora con “Film Tv”, è redattore di “Cineforum” e scrive per cineforum.it. Tra le sue pubblicazioni, Michael Mann (Il Castoro), Mauro Bolognini (con Alberto Pezzotta, Il Castoro), Mondo Queer – Cinema e militanza gay (Lindau), Woody Allen – Quarant’anni di cinema (Le Mani), Invasion Usa – Idee e ideologie del cinema americano anni ’80 (Bietti Heterotopia), Brivido caldo – Una storia contemporanea del neo-noir (Rubbettino) e Michael Mann – Creatore di immagini (minimum fax).
Ha curato le interviste e le ricerche per il documentario Made in Hong Kong. Dal 2007 al 2019 ha fatto parte del comitato di selezione del Torino Film Festival. Dal 2020 al 2021 è stato curatore della sezione Le stanze di Rol del Torino Film Festival.
Ilaria Feole
Nata a Milano nel 1983. Scrive di cinema e serialità per il settimanale «Film Tv» e fa parte del comitato di selezione della Settimana Internazionale della Critica. È autrice delle monografie Wes Anderson. Genitori, figli e altri animali (Bietti, 2014) e C’era una volta in America di Sergio Leone (Gremese, 2018) ed è tra gli autori di Tutto Fellini (Gremese, 2019) e Architetture del desiderio. Il cinema di Céline Sciamma (Asterisco, 2021).
Barbara Rossi
Media e film educator, è vicepresidente della FIC (Federazione Italiana Cineforum) e presidente dell’Associazione di cultura cinematografica e umanistica “La Voce della Luna” di Alessandria.
Dal 2018 è organizzatrice e curatrice, ad Alessandria, della Summer School sui linguaggi del cinema e dei media “Immersi nelle storie”.
Giornalista pubblicista, collabora con la rivista “Cineforum”, con “Il Piccolo” di Alessandria e altre testate locali.
Nel 2015 ha pubblicato, con l’editore Le Mani, Anna Magnani, un’attrice dai mille volti tra Roma e Hollywood; nel 2019, con la casa editrice Bietti, Edgar Reitz. Uno sguardo fatto di tempo, monografia dedicata a uno dei maestri fondatori del Nuovo Cinema Tedesco degli anni Sessanta; nel 2021 ha visto la luce per la casa editrice Petite Plaisance Recitare il tempo.
Le voci della Heimat di Edgar Reitz.
Emanuela Martini
Romagnola, nata a Forlì, laureata in Scienze Politiche, appassionata di cinema fin dall’infanzia, cresciuta tra i generi più disparati (dai mélo di Sirk a Jerry Lewis, dai musical alla fantascienza) e tra le più eccentriche proiezioni dei cineclub (Bergman, Neorealismo, Stroheim, Busby Berkeley e Hammer horror).
Critico cinematografico, nel comitato di redazione di «Cineforum» dalla fine degli anni ’70, direttore di «FilmTv» dal 1996 al 2007, a lungo collaboratore del Domenicale del «Sole 24 Ore», co- direttore di Bergamo Film Meeting dal 1987 al 2007, è stata membro della commissione di selezione della Settimana della Critica della Mostra del Cinema di Venezia e poi selezionatore di altre sezioni della Mostra, e dal 2007 al 2019 vicedirettore e poi direttore del Torino Film Festival.
Attualmente è direttore di Cineforum Rivista. Esperta di cinema anglo-americano, ha scritto: Storia del cinema inglese, Il lungo addio. L’America di Robert Altman, il Castoro su Powell e Pressburger e su Gianni Amelio, Shakespeare e il cinema e numerose altre monografie su generi e autori. Vive a Milano, prevalentemente con compagni felini.
Circuito Sivori
Tutta l’attività di Circuito è sostenuta dai main sponsor BPER: Banca, che promuove la cultura e le imprese liguri, in una sfida che unisce tradizione e innovazione, e Fondazione Cappellino-Almo Nature che attraverso la partnership con Circuito Cinema e Circuito Cinema Scuole, attente all’educazione civica e ambientale, vuole contribuire a diffondere l’importanza delle scelte quotidiane dell’individuo in relazione alla tutela degli habitat e far sapere che un modello economico a impatto positivo sulla biodiversità è possibile (e in Fondazione Capellino – Almo Nature già esiste).
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