L’ex difensore vestì la maglia blucerchiata per 365 volte
A pochi giorni dalla scomparsa di Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli, ancora un lutto per la Sampdoria. È morto, questa mattina, all’età di 90 anni Gaudenzio Bernasconi (Orsacchiotto), ex difensore e bandiera della Sampdoria.
Bernasconi si pone al settimo posto nella classifica “all time di presenze” (365) con la maglia della Sampdoria.
nato a Ponte San Pietro e dopo aver esordito in Serie A con l’Atalanta, giocò per undici stagioni in blucerchiato, diventando uno dei beniamini della tifoseria.
Gaudenzio Bernasconi vanta anche 6 presenze in Nazionale tra il 1956 e il 1959. Fece il suo debutto in Nazionale il 25 aprile 1956 a Milano in occasione del successo in amichevole (3-0) con il Brasile per poi indossare altre cinque volte la maglia azzurra.
“Aveva le lacrime agli occhi – si legge in una nota dell’U.C. Sampdoria – anche in occasione dell’ultima sua apparizione a Marassi, da tifoso, nel febbraio 2016, felice di essere tornato a casa e di sfoggiare con orgoglio la sua maglia, la maglia di una bandiera.
Perché questo è stato Bernasconi, una carriera professionistica da centromediano, dal 1954 al 1965, vissuta a Genova, tutta in Serie A. Non si tolse mai la soddisfazione di segnare un gol, ma a fare da contraltare a questa piccola grande lacuna aveva altre mille qualità: continuo e corretto, presente per 133 (tra il ’55 e il ’59) partite di fila e mai espulso, divenne un punto fermo della Sampdoria più forte prima dell’avvento di Paolo Mantovani, al punto da conquistare la Nazionale. Dalla provincia all’azzurro, classe operaia in Paradiso. Un Paradiso che da oggi potrà contare su una stella in più.
Alla moglie Anna e a tutta la famiglia Bernasconi le più sentite condoglianze da parte della società”.
Alla sua famiglia anche le condoglianze della FIGC e del presidente federale Gabriele Gravina.