Domenica 15 gennaio 2023 alle ore 20.00 il maestro Riccardo Minasi, direttore musicale dell’Opera Carlo Felice Genova, dirigerà un concerto dal titolo “Mitteleuropa” con in programma l’Ouverture Coriolano op. 62 di Ludwig van Beethoven, il Duetto-Concertino per clarinetto, fagotto e orchestra di Richard Strauss – solisti saranno il primo clarinetto Corrado Orlando e il fagottista Luigi Tedone, prime parti dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice – e la Sinfonia n. 36 in do maggiore Linz K 425 di Wolfgang Amadeus Mozart.
Il programma sarà eseguito anche nell’ambito di Liguria Musica, sabato 14 gennaio alla Basilica dei Santi Gervasio e Protasio di Rapallo, martedì 17 gennaio alla Cattedrale di San Michele Arcangelo di Albenga.
Il concerto intende esplorare le sonorità della cultura mitteleuropea attraverso alcune delle tante sfaccettature che l’hanno caratterizzata nel corso dei secoli.
L’Ouverture Coriolano è stata composta nel 1807 e nasce come intermezzo durante la messa in scena della omonima tragedia scritta dal drammaturgo Heinrich Joseph von Collin.
Nonostante la struttura formale sia realizzata indipendentemente dall’azione teatrale, fu la vicenda di Coriolano che ispirò Ludwig van Beethoven.
Collin riprendeva la storia di Gneo Marcio Coriolano, comandante romano che sconfisse i Volsci di Corioli – da qui il soprannome Coriolano – ma, assai offeso da una congiura contro la sua nomina a console, decise di guidare la rivolta degli stessi Volsci contro Roma, fermandosi solo grazie alle suppliche della madre e della moglie. La musica di Beethoven condivide con la coeva Sinfonia n. 5 la tonalità di do minore, l’intensità drammatica, l’importanza del ritmo, la tensione costante, il contrasto.
La forma che Beethoven adotta, la forma sonata, rappresenta per natura un contrasto tra temi, che in questo caso assume una spiccata vena di eroismo epico.
Il Duetto-concertino per oboe, fagotto e archi di Richard Strauss è stato composto nel 1947. Si tratta di una pagina leggera e ironica, articolata in tre movimenti in cui i solisti dialogano tra loro e con l’orchestra d’archi impreziosita dalla presenza dell’arpa, secondo un gusto formalmente quasi settecentesco.
Strauss esalta i timbri dei due strumenti: al clarinetto viene affidato un ruolo protagonista nel primo movimento, mentre il fagotto è centrale nel secondo; il terzo tempo rappresenta l’incontro tra i due.
Il brano segna un momento delicato sia per Strauss che per la cultura tedesca, con la fine della guerra: il contenuto musicale tende in questo momento più che mai al riassunto di un insieme di valori che nel bene e nel male hanno fatto il loro corso, e devono lasciare spazio a un ‘dopo’.
La Sinfonia Linz nasce nel 1783, durante un breve soggiorno nell’omonima città di Wolfgang Amadeus Mozart, che la compose in soli quattro giorni. L’organico è molto ricco e la struttura in quattro tempi si caratterizza per l’inserimento di un’introduzione lenta all’inizio del primo movimento.
Il colore d’insieme è vivace e festoso, anche grazie alla tonalità d’impianto, do maggiore, e all’introduzione di corni e timpani nel movimento lento, solitamente affidato ai soli archi. ELI/P.