“Vilipesa ancora una volta la memoria degli infoibati e degli esuli istriano-dalmati. La notte scorsa, infatti, alcuni appartenenti a ‘Genova Antifascista’ con il favore del buio hanno imbrattato la targa di Passo Vittime delle Foibe a Genova con una Z nera, chiaro riferimento all’invasione russa dell’Ucraina, e vergato una scritta sul muretto adiacente che recita: ‘L’unica giornata del ricordo è il 25 aprile’.
L’intento di negare il valore del Giorno del Ricordo, istituito con la legge 30 marzo 2004 n.92, e dunque di negare il ricordo stesso del dramma delle Foibe, è più che evidente”.
Lo hanno dichiarato oggi su fb i responsabili di Genova Tricolore.
“Così com’è evidente – hanno aggiunto – il secondo messaggio che i coraggiosi autori del gesto hanno voluto glorificare: il drammatico parallelo tra le aggressioni e gli stermini subiti dalla popolazione ucraina nel corso della sua storia da parte dei russi – dalla de-ucrainizzazione forzata alle carestie indotte fino alla recente invasione militare – e il genocidio perpetrato dai partigiani jugoslavi ai danni di migliaia di italiani, torturati, uccisi o costretti a fuggire dalle terre di Istria e Dalmazia.
Genova non è nuova a blitz di questo genere. Dagli striscioni e dagli adesivi ‘No foibe No party’ alla pubblica giustificazione dello sterminio condotto dai partigiani comunisti di Tito, passando per i tentativi di distruggere targhe e monumenti fino ai frequentissimi imbrattamenti, fra i quali quello della targa dedicata a Norma Cossetto, studentessa istriana stuprata e uccisa nel 1943.
E’ palese come a Genova vi sia un’attiva minoranza estremista impegnata nell’oltraggio alla memoria nazionale e nella propaganda di messaggi d’odio politico.
Oltre al rapido restauro della targa imbrattata si rendono dunque necessari una maggiore attenzione e un maggiore attivismo sul tema da parte del Comune di Genova e di tutte le istituzioni locali.
È necessario che le istituzioni comincino a celebrare regolarmente il Giorno del Ricordo, patrocinando e aderendo alle iniziative proposte da comitati e associazioni ma anche con cerimonie ufficiali istituzionali ed eventi culturali.
Allo stesso modo è importante curare la toponomastica e i monumenti della città che, tra le sue strade, annovera solamente una breve porzione di marciapiede intitolata alle vittime delle foibe, una piccola stele nello stesso punto e una semplice targa per Norma Cossetto: decisamente troppo poco per una tragedia nazionale così grande e così spesso oltraggiata.
Fiduciosi che il Comune di Genova prenderà i dovuti provvedimenti, aspettiamo anche una condanna decisa del gesto ignobile di ‘Genova Antifascista’ da parte della sinistra, dell’ANPI e della CGIL onde sottolineare la distanza che intercorre tra partiti, associazioni e sindacati rispettabili e democratici e i gruppi di estremisti rei di vandalismo e di propaganda d’odio”.
In merito all’ennesimo vandalismo ai danni della targa dedicata alle Vittime delle foibe nei giardini Cavagnaro l’ex presidente del consiglio regionale della Liguria e attuale esponente di CasaPound Gianni Plinio ha dichiarato:”Sono dei vigliacchi e degli infami. Vanno, una buona volta, identificati e sanzionati con il massimo della severità. Non è consentibile oltraggiare impunemente il martirio di migliaia di giuliano-dalmati assassinati dai partigiani titini per la sola colpa di essere italiani”.