La Pro Recco ritorna a vincere dopo lo stop in Champions League: finisce 4-15 il derby ligure in casa del Savona valido per la Serie A1
Il successo permette ai biancocelesti di rimanere in testa alla classifica con tre punti di vantaggio sul Brescia.
Contro un Savona decimato dagli infortuni, mister Sukno deve rinunciare all’ex Iocchi Gratta, fermato dall’influenza. È Cannella, in tribuna mercoledì contro il Barceloneta, il protagonista del primo tempo e del match: il numero 4 romano va in gol tre volte nello 0-4 che chiude il quarto e vede a bersaglio anche Zalanki.
Break dei campioni d’Italia che continua nel secondo tempo, questa volta grazie ad Aicardi, in luce con due gol e un assist per Younger nello 0-7 che matura nei primi dodici minuti di gioco. Il Savona trova la via della rete solo a 15 secondi dal cambio campo con il diagonale di Patchaliev (1-7), ma la Pro Recco ritorna subito sul +7 con Di Fulvio.
Divario che aumenta nel terzo tempo: Younger in superiorità, e la palomba di Zalanki da posizione defilata, portano in doppia cifra Ivovic e compagni, mentre il Savona fallisce un rigore con Giordano che tira alto. Dai cinque metri non sbaglia invece Arco il 2-10 che apre il quarto tempo, frazione di gioco in cui la Pro Recco non smette di cannoneggiare la porta avversaria: Cannella gonfia la rete altre due volte chiudendo così la sua gara con cinque marcature.
RN SAVONA-PRO RECCO 4-15RN SAVONA: N. Da Rold, N. Rocchi, A. Patchaliev 2, P. Giovanetti, F. Panerai, A. Urbinati, A. Caldieri, L. Bruni 1, S. Giordano, M. Arco 1, B. Durdic, G. Lanzoni, Valenza. All. Angelini
PRO RECCO: M. Del Lungo, F. Di Fulvio 1, G. Zalanki 2, G. Cannella 5, A. Younger 2, A. Fondelli, N. Presciutti 1, G. Echenique, A. Ivovic 1, A. Velotto 1, M. Aicardi 2, B. Hallock, T. Negri. All. Sukno
Arbitri: Carmignani e Nicolai
Parziali: 0-4, 1-4, 0-2, 3-5. Nessun giocatore uscito per limite di falli. Superiorità numeriche: RN Savona 2/6 + 2 rigori e Pro Recco 5/9 + un rigore. Giordano (S) fallisce un rigore (alto) a 3’54” del terzo tempo.
Foto allegata (Credit Schenone)