“Sembra un film di fantapolitica e invece è la realtà nuda e cruda. Ci sono due personaggi che si sono opposti, da sponde diverse, al processo di globalizzazione e ora uno, Vladimir Putin, ha un mandato di arresto del tribunale internazionale dell‘Aja e l‘altro, Donald Trump, rischia l’arresto negli Usa.
Il primo avrebbe rubato bambini , il secondo avrebbe pagato il silenzio di una prostituta o pornostar.
Putin può tranquillamente fottersene dell‘Aja.
Trump non può fottersene dei tribunali americani che chiaramente vogliono impedire la sua candidatura alla Casa Bianca. Hanno truccato le elezioni una volta, ma non ci riuscirebbero una seconda volta.
Occhio perché gli americani non sono gli italiani. Se arrestano Trump in America scoppia la guerra civile.
Con Trump una guerra in Ucraina della Nato non si sarebbe mai iniziata. Con Trump di nuovo alla Casa Bianca la guerra finirebbe subito”.
Lo ha spiegato oggi il prof. genovese Paolo Becchi, commentando la notizia del possibile imminente arresto di Donald Trump, unico presidente Usa a non avere mai fatto una guerra e ad avere affermato che con lui, alla Casa Bianca, non si sarebbe mai permesso agli ucronazisti e nazionalisti di Zelensky, spalleggiati da Usa e Nato, di attaccare il Donbass russofono e conseguentemente di scatenare la reazione della Russia.
Oggi, infatti, Trump ha dichiarato sui social network: “Fughe illegali di notizie dal corrotto e politicizzato ufficio del procuratore di New York indicano, senza che ci sia nessun reato dimostrato, che il candidato repubblicano ed ex presidente degli Stati Uniti sarà arrestato martedì della prossima settimana. Manifestiamo, riprendiamoci il nostro Paese”.
“La guerra nel Donbass – ha aggiunto il prof. Becchi – la stanno vincendo i russi e decidono di arrestare Putin. Le banche crollano negli Usa e decidono di arrestare Trump, che potrebbe vincere le prossime elezioni. Conclusione? L’Occidente a trazione americana è giunto al capolinea”.