Il nuovo piano sanitario regionale approvato e presentato oggi dalla giunta regionale non prevede fusioni. Inoltre, in Liguria sono previsti nove Punti nascita presso le ASL 1, 2, 4, 5 che però devono ancora essere decisi mentre per la Asl 3 saranno Villa Scassi/Ospedale Evangelico di Voltri, E.O. Galliera, Policlinico San Martino e Istituto G. Gaslini.
Sono previsti anche 11 ospedali di comunità, strutture sanitarie intermedie della rete territoriale, a gestione prevalentemente infermieristica con presenza di un medico almeno 4,5 ore al giorno (6 giorni su 7) e a ricovero breve che si colloca tra l’ospedale e la dimensione domestica. Oltre a 32 Case di comunità: strutture in cui operano equipe multi professionali composte da medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali e infermieri di comunità, 16 centrali operative territoriali e 3 centrali del 118 , quella con sede al San Martino e due una a Ponente e una a Levante con sede ancora da decidere.
L’assessore regionale alla sanità Angelo Gratarola ha dichiarato: “Non ci saranno delle fusioni tra Asl della Liguria, questo non so più come dirlo. Fondere significa far uscire da due elementi uno solo. Ci sono interazioni tra alcune strutture della Asl1 e della Asl 2 tra la 4 e la 5 e tra l’ospedale Villa Scassi della 3 con il San Martino. In una fase storica come quella di oggi, in cui davvero la carenza del personale è un problema non regionale ma nazionale, mettere insieme alcune risorse di alcuni ospedali che sono vicini significa riuscire a garantire gli stessi livelli di cura magari con un numero minore di personale, visto che non lo troviamo perché molti dei concorsi sapete bene che a volte vanno deserti soprattutto per alcune specialità. Credo che sia un passo avanti per poter garantire a tutti i cittadini di tutta la Liguria gli stessi tipi di livelli di assistenza con quello che ha si ha a disposizione. Quindi nessuna fusione questo sia chiaro: non si fonde nulla. Le Asl in Liguria rimangono 5”.