Ieri all’Asian Film Festival si è svolto il Vietnam Day e non possiamo non rimarcare subito come il cinema vietnamita assurga a Poesia assoluta, che raramente incontreremo altrove.
In tal senso ringraziamo il Direttore artistico Antonio Termenini per questo momento di alta cultura. D’altrocanto il cinema vietnamita non conosce una Distribuzione In Italia ed in Europa in generale. Ne esiste qualche caso sporadico, come il film “Il Profumo della Papaya Verde” del 1992 di Anh Hung Tran, ma la sua distribuzione non rappresenta una costante.
Prima di venire alla pellicola che ieri maggiormente ci ha colpiti, ricordiamo che ieri nel foyer del Cinema Farnese Arthouse era allestita una mostra fotografica in merito a scene di vita quotidiana vietnamita e, soprattutto, abbiamo incontrato due ospiti d’eccezione!
Si tratta dei musicisti autori della colonna sonora del film “Memento Mori: Earth” di Marcus Manh Cuong Va: il giovanissimo Cao Thahn Lan e Gregor Siedl. Intervistato il musicista piu’ giovane, ha riferito che non è stato difficile assecondare il regista nella realizzazione di una colonna sonora spirituale, perchè’ il suo approccio alla musica è costantemente contemplativo, struttura fondante del cinema vietnamita in sé’.
Ma veniamo proprio alla pellicola “Mememto Mori: Earth”. Si tratta d una filmica ballata sulla morte di uno struggimento che conduce alla commozione.
Vân vive con il marito e le loro due bambine in una casa rurale nei pressi di una piantagione di cafè’ conducendo un’esistenza serena, non foss’altro che la nostra protagonista è segnata da una malattia terminale.
Sicchè’ il film diventa una narrazione sulla preparazione alla morte. Vân indirizza delle lettere prima cartacee, poi solo immaginarie quando le forze fisiche l’abbandonano del tutto, alle amate bambine, offrendo loro dei consigli pratici di vita.
Con naturalezza le invitera’ ad andarla a trovare sulla sua tomba, dicendo loro che “la tomba è la meta finale del viaggio”. Questa pellicola in effetti descrive un Vietnam cristiano. E’ spesso inquadrata una Chiesa cattolico-cristiana alla cui sommità’ sono tuttavia annodate le colorate bandiere-preghiera tibetane, ad indicare un paese in cui confluiscono insieme piu’ elementi religiosi.
Sullo sfondo è ritratta una societa’ in cui il sistema sanitario è’ scarso e dove al mercato rionale puoi incontrare facilmente chi ti proponga di vendere il sangue o gli organi in cambio di contanti facili.
A livello filmico, “Memento Mori: Earth” è supportato da dense immagini oniriche accompagnate da una mistica colonna sonora, realizzata dai due ospiti d’eccezione di cui abbiano parlato sopra.
Straziante il finale in cui, poco prima di morire, la protagonista visiona il suo poetico incamminarsi lungo la via della morte in sinergia con la colonna sonora in cui la canzone ripete “Sto solo tornando a casa; niente piu’ cadute lungo il tragitto”.
Un film che rappresenta un vero e proprio gioiello di poesia.
A seguire si è tenuto un rinfresco con pietanze tradizionali organizzato dalla medesima Ambasciata del Vietnam a Roma. E’ stato un momento molto partecipato.
Giornate intense che con anticipata nostalgia volgono al termine. Stasera si terrà la Cerimonia di Chiusura, ma è possibile godersi ancora qualche ora d’ottimo Cinema dell’Estremo Oriente, per perderci ancora in orizzonti lontani.
Romina De Simone