I tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di case comprensivi delle spese accessorie (Taeg), superano a febbraio la soglia del 4%.
Lo si legge nei dati pubblicati dalla Banca d’Italia secondo cui i tassi si sono collocati al 4,12% (3,95% in gennaio).
Si tratta di un livello che non si vedeva dalla metà del 2012. Quando era stata superata la soglia del 4% all’inizio dell’anno. Per poi scendere nel corso dei mesi successivi con l’avvio della politica della Bce.
A fine 2021 c’è stata una forte inversione di tendenza.
Il tasso sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 9,88 per cento (9,79 nel mese precedente).
Codacons: su tassi variabili + 3.240 euro all’anno per le famiglie
“Un mutuo a tasso variabile costa oggi fino a 3.240 euro in più rispetto al 2021”. Lo dichiara il Codacons, in merito ai dati di Bankitalia.
“Se si considerano tutti gli incrementi imposti dalla Banca Centrale Europea a partire dallo scorso anno” – prosegue il Codacons – “la rata mensile di un mutuo a tasso variabile è salita complessivamente tra i 210 e i 270 euro rispetto a quanto pagato nel 2021.
Su una fascia media di mutuo a tasso variabile di importo compreso tra i 125mila e i 150mila euro. Per quanto riguarda una durata di 25 anni, ossia l’importo più richiesto in Italia da chi accende un finanziamento per l’acquisto di una casa, le ripercussioni economiche sulle famiglie, che hanno acceso un mutuo a tasso variabile, sono comprese tra i +2.520 e + 3.240 euro all’anno”.
L’Unione Nazionale Consumatori sui tassi: è una stangata
Anche l’Unione Nazionale Consumatori è in linea con il Codacons e parla di “una stangata” da 159 euro in più al mese per le famiglie italiane.
“Non solo in un solo mese i tassi salgono da 3,95 a 4,12, +0,17 punti percentuali, ma rispetto a febbraio 2022, quando erano a 1,85, decollano di 2,27 punti percentuali”.
“Considerando l’importo e la durata media di un mutuo, un rialzo dei tassi così consistente significa che, la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, aumenta, rispetto a un anno fa, da 585 a 744 euro. Con un rincaro pari a 159 euro al mese.” Precisa Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.