I giudici della prima sezione del Tar della Liguria, riuniti lo scorso 7 maggio, hanno deciso di annullare l’aggiudicazione della gara per la nuova diga foranea del porto di Genova. La decisione dei giudici amministrativi è stata pubblicata oggi.
La decisione però non avrà effetti sui cantieri.
Trattandosi di un’opera finanziata con le risorse previste dal Pnrr, “e trovando applicazione l’articolo 125 del codice del processo amministrativo, l’annullamento dell’affidamento non comporta la caducazione del contratto già stipulato”.
L’illegittimità dell’atto ha valore solo ai fini risarcitori.
A fine maggio parte la posa dei 70mila pali per la nuova diga di Genova
Il ricorso era stato presentato da Eteria, il consorzio guidato dai gruppi Gavio e Caltagirone con la spagnola Acciona e Rcm costruzioni, contro l’aggiudicazione della gara per la realizzazione della nuova diga foranea al consorzio Webuild-Fincantieri.
In passato il Tar aveva rigettato la sospensiva richiesta dai ricorrenti, cosa che avrebbe ostacolato l’avvio dei lavori, iniziati ufficialmente con la cerimonia del 4 maggio scorso.
Se la sentenza del Tar della Liguria dovesse essere confermata negli altri gradi del giudizio amministrativo, l’Autorità portuale, che secondo quanto si apprende da fonti qualificate sta preparando il ricorso al Consiglio di Stato, dovrebbe pagare un un risarcimento milionario.
Se venisse riconosciuta l’illegittimità della gara, sempre secondo la stessa fonte, anche la Corte dei conti potrebbe intervenire contro l’Autorità portuale, ipotizzando l’accusa di danno erariale.