Dopo la prima gettata, che ha segnato l’inaugurazione del cantiere con il ministro del Mit Matteo Salvini e il viceministro genovese Edoardo Rixi (Lega), i lavori per la costruzione della nuova diga foranea di Genova proseguono con il versamento sui fondali della ghiaia al ritmo di circa 2.000 tonnellate al giorno.
Per trasportarla saranno impiegate una nave da 3.600 tonnellate di portata che farà la spola fra Genova e Piombino con un ciclo di 36 ore fra andata e ritorno e una più piccola, da 400 tonnellate che effettuerà due viaggi al giorno da Genova.
Il lavoro proseguirà per tutto maggio e giugno nelle prime due aree di campo prova e proseguirà senza interruzione fino a settembre 2024.
In contemporanea, nelle ultime due settimane di maggio partirà anche la palificazione: 70mila pali saranno infissi sul fondale marino grazie all’utilizzo di quattro piattaforme galleggianti di 600 metri quadrati con due gru ciascuna, un lavoro che proseguirà per i prossimi 17 mesi.
Lo hanno comunicato oggi i responsabili di Webuild, l’azienda che guida il consorzio PerGenova Breakwater di cui fanno parte anche Fincantieri Infrastucture opere marittime, Fincosit e Sidra.
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“Per realizzare il basamento della nuova diga – hanno spiegato da Webuild – che poggerà su fondali fino a una profondità di 50 metri, saranno impiegati 7 milioni di tonnellate di materiale roccioso, su cui saranno posizionati un centinaio di cassoni prefabbricati in cemento armato, larghi 35 metri lunghi 67 metri e alti fino a 33 metri, con una stima di 1.000 persone impegnate, tra diretti e terzi, per la costruzione dell’intera infrastruttura”.