Tre grandi successi per la pianista albenganese Rita Cucè: due in Florida, a Orlando, negli Stati Uniti ed il terzo, pochi giorni dopo, a Pisa. “Ad Orlando – spiega la Cucè- per me è stato un onore ed un privilegio poter suonare, al The Sharon Performing Arts Center con la “The Villages Philarmonic”, il concerto k 467 di W.A. Mozart e successivamente in un recitals privato per gli sponsors dei concerti internazionali di Orlando. A Pisa invece ho avuto il piacere di suonare nella suggestiva Pieve di San Casciano il concerto K 414 di W.A. Mozart”.
Quest’ultimo concerto viene considerato da molti la seconda di una triade concepita per l’esigente pubblico viennese e che riprende, in genere, lo stile del concerto in fa maggiore riproponendolo con una melodia di qualità eccelsa e con una ricchezza di temi sempre muovi in tre tempi (Allegro, Andante e Allegretto) sviluppati essenzialmente col pianoforte. L’ottima Rita Cucè è riuscita a far rifulgere in modo incantevole e trascinante le sublimi note del genio salisburghese.
Il pubblico, ammaliato dal suo tocco, non poteva esimersi da richiederle un bis alla conclusione dell’esibizione. A concludere il concerto pisano è stata infine una sua personale e struggente visione del sognante Clair de lune di Claude Debussy, con cui il pubblico si è congedato dalla Cucè davvero a malincuore. Per la concertista albenganese si è trattato di un vero tour de force: “In effetti si è svolto tutto nell’arco di pochi giorni giorni- prosegue la Cucè- è stata …una fatica immensa, visto che non ho più vent’ anni e insegno cinque giorni a settimana, ma sono felice per il successo ottenuto e molto contenta anche perché ho superato una vera prova di resistenza”.
La Cucè è stata accolta sia ad Orlando sia alla Pieve di San Casciano, a Pisa con entusiasmo dal pubblico: sono infatti già uscite delle positive recensioni sui suoi concerti: ad Orlando ha avuto due standing ovation ed applausi scroscianti anche a Pisa. Albenganese di nascita, ha dovuto emigrare per inseguire il successo. Ha suonato con alcune fra le più grandi orchestre in Polonia, Afganistan, Bulgaria, Romania e Russia. Allieva al “Cherubini” di Firenze del Maestro Alessandro Specchi e successivamente del Maestro Norberto Capelli consegue la laurea di II livello ad indirizzo concertistico presso il Conservatorio di Perugia con il massimo dei voti e la lode. Si perfeziona con Maestri come Carlo Grante e Fabio Bidini.
Nei primi anni da concertista si era già esibita con le Orchestre del Teatro Regio di Torino, del Teatro Petruzzelli di Bari, con la Sinfonica di Perugia e dell’Umbria, con la Guido Cantelli di Milano, la Sinfonica di Grosseto e quella di Sanremo. E nel frattempo è stata diretta da bacchette del calibro di V. Ponkin, A. Veronesi, D. Schweizer, A. Naito, G. Bruno, O. Balan, G.Silveri, P. Biancalana, O. Baronello, F.De Angelis e R.Forés Veses. Già nel 2010 è stata invitata all’VIII Festival Pianistico di Carrara con il pianista Giovanni Doria Miglietta e la Filarminica’900 – Teatro Regio di Torino per il doppio concerto per pianoforte e orchestra di W.A. Mozart. Ha all’attivo decine di registrazioni televisive e radiofoniche in Italia e all’estero.
Nel 2005 è balzata agli onori della cronaca per essere stata la prima occidentale, dopo 22 anni di guerra, a tenere un Recital a Kabul (in Afghanistan) per l’ inaugurazione della “Victoria Music School”, di cui è Direttore Artistico e Vising Professor, presso la Facoltà di Fine Art di Kabul. Già docente di Pianoforte presso il Liceo Musicale di Arezzo, dal 2018 per la Scuola di Musica di Fiesole, cattedra di pratica pianistica nei Trienni Universitari.
Dal 2010 al 2015 viene nominata dalla Regione Toscana a ricoprire l’incarico come membro dell’esecutivo della Fondazione Orchestra Regionale Toscana (ORT). Dal 2018 al 2021 è stata incaricata dalla Fondazione Guido d Arezzo come Responsabile per le produzioni musicali.
CLAUDIO ALMANZI