Questa mattina il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei ha invitato l’assemblea, in apertura di seduta, a osservare un minuto di silenzio in ricordo della strage di Capaci.
«Oggi ricorre il 31° anniversario dalla Strage di Capaci, uno dei momenti più drammatici e oscuri della Storia Repubblicana, che, nonostante il tempo trascorso, resta una ferita aperta per tutti gli italiani. Poche volte, come in quell’occasione, il Paese conobbe il rischio tangibile di veder compromessa la stabilità delle istituzioni, che subirono un attacco dirompente da parte del crimine organizzato di Cosa Nostra».
«Giovanni Falcone, la moglie e collega Francesca Morvillo, oltre agli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro – ha proseguito – persero la vita in quell’attentato sconvolgente, le cui immagini sono ancora vive nella nostra memoria.
Lo Stato, sebbene si trovò a subire, solo due mesi dopo, anche la tragica morte del Giudice Paolo Borsellino, seppe reagire con forza, assestando colpi durissimi alla Mafia e avviando, da quell’epoca, la promozione di una cultura di reazione al crimine organizzato che ha oltrepassato i confini del Mezzogiorno, per essere attuata, specie sul piano normativo, in ogni parte d’Italia.
Nel legiferare e nello svolgere la propria attività di amministrazione e di governo, la Regione Liguria e il Consiglio regionale sono ben consci che il contrasto ai fenomeni criminali non possa mai venire meno, dovendosi mantenere un costante lavoro di prevenzione e di cultura della legalità, anche attraverso l’educazione di giovani e giovanissimi, come prevede la legge regionale 7 del 5 marzo 2012, riferimento normativo di primaria importanza.
A tal proposito, come Presidente dell’Assemblea Legislativa, colgo l’occasione per ringraziare il Presidente e i Colleghi componenti della Sesta Commissione Antimafia, che svolgono con impegno un ruolo efficace e di ostacolo a ogni fenomeno di criminalità organizzata, traendo spunto dal motto reso celebre proprio da Paolo Borsellino, per cui “chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”», ha concluso il Presidente.