Gli investigatori della Polizia locale di Genova nei giorni scorsi hanno denunciato i responsabili di tre ditte in sistema di subappalto e di una società locale a Borzoli e in corso Europa. Le indagini, che nel secondo caso sono andate avanti oltre un anno, sono partite grazie alle segnalazioni dei cittadini genovesi.
In particolare, per quanto riguarda la discarica abusiva di corso Europa, a far scattare le indagini dell’Unità Territoriale Levante Distretto IX è stata la presenza già dal marzo 2022, in corso Europa, di un ingente deposito incontrollato di rifiuti. Tutti provenienti da scarti di attività edilizia dentro un’area privata di proprietà di una società genovese.
Grazie all’analisi effettuate sui rifiuti si è scoperta la presenza di materiali pericolosi quali l’eternit. L’area è stata posta quindi sotto sequestro e quattro persone sono state denunciate. La bonifica dell’area dovrò essere effettuata a loro spese.
Inoltre, la scorsa settimana è arrivata una segnalazione in merito al conferimento incontrollato di un’ingente quantità di rifiuti in via Militare, a Borzoli, dove sono intervenuti gli agenti dell’Unità territoriale Ponente.
Nonostante l’impossibilità di risalire ai mezzi utilizzati per scaricare i rifiuti, grazie alle indagini e alle analisi dei materiali, i colleghi della Polizia giudiziaria sono riusciti a ricostruire la catena delle responsabilità, individuando la provenienza dei rifiuti da un cantiere presso un istituto bancario nel Comune di Chiavari.
La ditta responsabile dei lavori si è rivelata essere una società di servizi di Genova, ma successivamente è emerso che si trattava di un subappalto ad altra azienda di Lodi.
I responsabili lodigiani sono stati convocati presso gli uffici della polizia a Sestri Ponente, dove è stata accertata la presenza di una terza società operante insieme a loro.
I responsabili dell’abbandono dovranno provvedere al ripristino immediato dei luoghi e al recupero dei materiali di risulta. Oltre ai materiali di risulta, sul luogo sono stati trovati anche archivi della banca per i quali è stato aperto un accertamento d’ufficio.