L’area di via Porro e di via Del Campasso, all’ombra del nuovo viadotto autostradale di Genova San Giorgio, è destinato a diventare “distretto smart” grazie all’intervento denominato “cerchio rosso” e in base a uno studio del dipartimento di Architettura e Design dell’Università su come migliorare il contesto da un punto di vista urbanistico e sociale.
Il punto di partenza di questo intervento, per ora solo immaginato, è rappresentato dal recupero di 127 appartamenti all’interno di cinque civici di via Porro e via Del Campasso acquisiti dalla struttura commissariale e trasferiti al Comune di Genova che, a sua volta, ha assegnato alla partecipata Spim il compito di riqualificarli.
I responsabili oggi hanno comunicato che “i primi alloggi saranno assegnati in tempo per il prossimo 14 agosto, quinto anniversario dal tragico crollo del Ponte Morandi”.
“Un progetto che ci piace tantissimo – ha commentato Egle Possetti, rappresentante del Comitato dei famigliari delle 43 Vittime – perché risponde al nostro desiderio che il memoriale non resti una cattedrale nel deserto in un quartiere di periferia trascurato negli anni, la memoria dei nostri cari deve essere viva, speriamo che tutto questo si riesca a realizzare”.
Sugli appartamenti e la ristrutturazione messa in atto da Spim, l’amministratore delegato e presidente della società Stefano Franciolini, ha ricordato che gli immobili sono stati migliorati dal punto di vista energetico attraverso un affidamento a Iren Smart Solutions: “In tutti gli appartamenti spariranno calderine o boiler l’efficientamento energetico prevede anche l’isolamento termico a facciate ventilate, nei due palazzi di via del Campasso sono previsti inoltre interventi di isolamento termico tradizionali, con il cosiddetto cappotto”.
Gli appartamenti saranno concessi in locazione, con contratti di canone moderato e attraverso una graduatoria che sarà gestita da Spim sulla base della legge regionale sul social housing. La graduatoria sarà accessibile attraverso un software e potrà avere una scadenza sul lungo medio termine.
“L’obbiettivo è quello di creare un mix di residenti – ha sottolineato il vicesindaco Pietro Piciocchi – con un occhio particolare agli studenti universitari ma anche alla fascia più anziana della popolazione, in modo da dare vita a un contesto intergenerazionale che rappresenta un valore aggiunto per il quartiere”.